Trovata morta al Grattacielo. C’è l’ombra dell’overdose
Tragedia in zona Gad, dove una giovane donna italiana è stata ritrovata senza vita in un pianerottolo della Torre A del Grattacielo
Tragedia in zona Gad, dove una giovane donna italiana è stata ritrovata senza vita in un pianerottolo della Torre A del Grattacielo
Adescava le sue vittime in stazione, chiedendo loro un passaggio in automobile o proponendo rapporti sessuali a pagamento, e poi le rapinava del portafoglio che tenevano nelle tasche posteriori dei pantaloni
Nella nuova operazione interforze compiuta il 2 maggio su disposizione della Prefettura di Ferrara sono state impiegate sette pattuglie, nonché 14 tra agenti e militari della Questura, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale Terre Estensi
Avrebbero esportato indebitamente, principalmente tra Germania e Romania, delle automobili sottoposte a fermo amministrativo, inizialmente acquistate con la scusa di ricavare pezzi di ricambio, ottenendo così un ingiusto profitto di 247.000 euro e arrecando un danno allo Stato pari a circa 4 milioni di euro
In un'occasione, davanti agli occhi del figlio minore, l'avrebbe aggredita con spinte e calci, provocandole ferite al volto e lividi alle gambe, mentre in un'altra circostanza avrebbe provato a sferrarle un calcio allo sterno, che fortunatamente lei riuscì a evitare
di Daniele Oppo
Dopo un anno “sperimentale” passato da gradito ospite al liceo Roiti, ora il Centro interculturale italo-cinese è pronto per camminare con le proprie gambe. Apre i battenti, in via Goretti 90, la nuova sede dell’associazione che ha come scopo primario quello di creare un ponte fra due culture così diverse e lontane.
A dettare le linee guida è Cai Jin, il giovane ed intraprendente (oltre che emozionato per l’occasione) presidente: “questo è l’inizio di un’avventura di integrazione e coesione sociale, nel rispetto del diritto e della laicità, per l’edificazione di un bene comune”. Strada non semplice, e a mettere il proprio ironico cappello sulle difficoltà ci pensa la burocrazia che trova il modo di lasciare senza corrente elettrica il nuovo centro operativo dell’associazione proprio il giorno dell’inaugurazione. Poco male, sia il presidente che gli altri componenti del direttivo (Wu Qifa, Yao Yi, Lu Xian e Jang Yan e, infine, Stefano Droghetti, Riccardo Pacchioni) sembrano brillare di luce propria, soddisfatti per la quantità di amici venuti a portare un saluto e per la presenza delle istituzioni, dalla presidente della Provincia Marcella Zappaterra al sindaco Tiziano Tagliani, passando per l’assessore Massimo Maisto (che si ricorda di Cai Jin “da quando ancora era piccolino e veniva a vedere i Busker’s”) venute per il rituale taglio del nastro. “Siamo tutti abituati a rincorrere la conoscenza delle lingue anche se noi italiani siamo un po’ pigri in questo -afferma Tagliani- ma oggi questi ragazzi, in un contesto in cui la lingua cinese è sempre più importante, rovesciano il concetto offrendo a Ferrara l’opportunità di colmare le sue carenze – afferma il sindaco che conclude-: dobbiamo aprire le nostre teste prima dei nostri passaporti e la chiave è la conoscenza che aiuta a capirsi e arricchirsi a vicenda”. Anche dalla Zappaterra arrivano lodi: “si sono trovati uno spazio in cui stare, si sono autofinanziati senza chiedere nulla e hanno messo in piedi un vero e proprio istituto che offre un servizio alla comunità ferrarese che ora ha l’opportunità di imparare la lingua cinese ai livelli più alti”.
Imparare una nuova lingua, certamente -il Centro è ente certificatore per l’Università per stranieri di Siena- ma l’associazione ha come obiettivo anche quello di far incontrare due culture profondamente diverse (ammesso che quella cinese possa essere considerata unitaria) attraverso tante iniziative e, non da ultimo, offrire supporto per le famiglie, gli imprenditori e i lavoratori cinesi a Ferrara: “le famiglie cinesi sono in aumento ma tutti si rinchiudono in casa perché hanno paura di affrontare le pratiche burocratiche -spiega Cai Jin-, noi offriamo loro supporto e lo offriamo anche alle casalinghe affinché imparino l’italiano senza paura”.
Dopo i discorsi di saluto e di ringraziamento è l’ora del buffet: specialità cinesi di qualità e in quantità sembrano un buon modo per iniziare a capirsi.
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