Cronaca
14 Luglio 2013
VVF ancora in azione. In provincia grande lavoro dei volontari della protezione civile

Tromba d’aria, è già polemica manutenzione

di Marco Zavagli | 3 min

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Dopo la tromba d’aria si continua a intervenire per la messa in sicurezza delle strade e delle abitazioni e si incomincia a contare i danni del nubifragio che si è abbattuto ieri sera dalle 23 a mezzanotte su Ferrara e provincia.

Dal comando dei vigili del fuoco di via Verga si apprende che al momento, ore 15.30, sono ancora 84 gli interventi da evadere. Una cinquantina sono quelli iniziati stanotte e già terminati. Una ventina è stata girata alla protezione civile. Questo, ovviamente al netto delle centinaia di chiamate al 115, che sono state scremate e valutate in ordine di importanza e pertinenza.

La protezione civile è intervenuta in maniera massiccia con i volontari dell’Acac, associazione a lei collegata, nel comune di Migliarino, colpito da numerosi allagamenti. Una decina di volontari è all’opera con pompe idrovore. In tutta la provincia sono circa 40 i volontari al momento impegnati per la messa in sicurezza delle strade e l’abbattimento dio alberi pericolanti.

Anche alla redazione di Estense.com continuano a giungere segnalazioni di danni, con relativo materiale fotografico. La nostra lettrice Elisabetta Luciani lamenta la caduta di un pioppo che ha abbattuto il cancello e il muretto di casa, “e per fortuna ha solo sfiorato una macchina”, in Via Carlos Duran, zona est di Ferrara. Al Grattacielo un traliccio posto sopra il lastrico solare della torre B si è spezzato ed è rimasto appeso a decine di metri di altezza a un cavo per alcune ore. In mattinata i vigili del fuoco hanno transennato l’area e recuperato l’antenna che poteva creare seri problemi all’incolumità delle persone.

Altre foto giungono da Maurizio Rossi, Mattia Menegatti, Fede G. e Andrea Mangolini, che ringraziamo. In pieno centro, invece, in corso Isonzo, si è reso necessario l’abbattimento di un albero di grosso fusto, danneggiato dal maltempo. Anche in questo caso sono intervenuti gli uomini del 115.

Intanto si temono ingenti danni all’agricoltura “e non si esclude un’ulteriore coda – aggiunge l’assessore provinciale Stefano Calderoni – alla richiesta di stato di calamità per la pioggia caduta nei mesi scorsi già aperta in Regione”.

E mentre la città si leccando le ferite, arriva già la prima polemica in ordine alla manutenzione del verde cittadino. A lanciarla, attraverso il suo blog su estense.com, è Marzia Marchi. “Quanto tempo ci vorrà prima che siano raccolti foglie, rami, pigne e bacche che ricoprono tutte le aree verdi sfregiate dalla tempesta e che vanno invece accumulandosi ad intasare le fognature, provocando altri ristagni? – si chiede l’ambientalista ferrarese -. Un’attività di amministrazione ordinaria e priva di evidente ritorno economico come la gestione del verde, negli ultimi sei anni non fa altro che cambiare di ramo aziendale: da Hera a Holding Ferrara servizi nel 2007, da Holding  ad Amsefc spa, da Amsefc a Verde DD srl (giugno 2012) e ora di nuovo in capo (12/12/12) ad Amsefc. Intanto i rami, quelli di legno, ci cadono in testa”.

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