Attualità
11 Luglio 2013

Postribolo Night, parata di non senso e ipocrisia

di Redazione | 5 min

La fiera del non senso. Anche se la parola “fiera” potrebbe quasi decorare questa serata asettica  totalmente priva di significato.

Non era il solito mercoledì festoso dove tutti chiacchieravano a voce alta e bevevano seduti alle gradinate ballando a suon di bonghi, ma un mercoledì universitario silenzioso, sotto sorveglianza, dove nessuno sapeva bene quando e cosa sarebbe iniziato qualcosa che si era pubblicizzato in questi giorni come “Postribolo night”. Tanto rumore per dei ragazzi improvvisati con una maglia dal messaggio assai arguto e provocatorio come “Postribolo night staff”, degli antiestetici scatolami di cartone neppure rivestiti disposti ai lati della piazza, delle affissioni brutali su muri e colonne di un messaggio che indicava la via verso i “WC pubblici” disposti in un luogo che, non essendo nelle adiacenze della piazza, non è mai preso in considerazione da nessun avventore del mercoledì poiché non è ritenuto luogo di passaggio. Infatti, i bagni, non avevano né una coda né hanno trovato il minimo utilizzo durante questa sera. Queste le armi utilizzate per la riappacificazione con il vescovo. Riappacificazione, perché mai poi? Per continuare ad utilizzare il sagrato? Chissà, ma le risposte a tutto questo sono a fine pagina, anche se alcuni di voi le avranno già intuite. Ma ci arriveremo, con calma.

Per non parlare poi dell’ingente impiego di forze dell’ordine utilizzate per questo evento!. Pattuglie ovunque: carabinieri, polizia, guardia di finanza, municipale e vigili del fuoco, mancavano solo i bersaglieri e gli alpini e poi potevamo anche immergerci nelle rimembranze della parata del 2 giugno a Roma. Credo che neanche il G8 potè contare su un dispiego di forze simili… forse avranno pensato che stessero per arrivare i barbari, i “black block”, i gruppi facinorosi dei No Tav, No global, integralisti islamici o qualcosa di simile.

La piazza era sotto assedio si, ma non di ragazzi che volevano manifestare qualcosa, magari attraverso un “sit in”, un dibattito pubblico con le istituzioni … tutt’altro!, era sotto attacco dei giornalisti. C’erano più telecamere e assetati reporter che ragazzi. Tutte le testate erano al completo compresa la RAI! Si signori, c’era la Rai! Chissà cosa avrà pensato quel povero operatore che si aspettava magari qualcosa di organizzato, di plateale, che facesse notizia. Chissà quali pezzi dovrà tagliare durante il montaggio per rendere più sensata la sua presenza in una piazza finta e addormentata. Da “video editor” non mi vorrei mai trovare nei suoi panni.

Ora veniamo al punto principale e quello che sicuramente susciterà più critiche. In realtà quello che la gente poteva vedere, oltre al nulla cosmico, era una campagna di promozione politica non indifferente. I vertici politici erano tutti in piazza a bere una birra facendosi fotografare e intervistare affianco ai giovani dalle varie testate, tutti in riga, belli e sorridenti. Non vorrei mai pensare che questo “Postribolo Night” fosse solo ed esclusivamente un modo per segnare l’inizio di una corsa verso il palazzo. Effettivamente oltre ad una campagna elettorale gratuita questa sera non c’era null’altro.

Tutto iniziato con un evento chiamato “il Bottiglione” che pur essendo stato creato giorni prima e avendo avuto più partecipanti su facebook, pur avendo le stesse finalità, è stato relegato ad un ruolo marginale rispetto al “Postribolo night”. Titoloni e prime pagine, fotografi già sotto casa degli organizzatori pronti a ricevere un intero “book fotografico aggratis”, a raccogliere interviste, titoli cinematografici alla Bravehearth “sfidiamo il vescovo”, “libertà”! Ma come è possibile tutto questo?  Persone totalmente estranee al mondo della notte con una visibilità che forse neanche una star come “Madonna” (giusto per restare in tema religioso) avrebbe potuto avere. E soprattutto, così?, all’istante? Dopo poche ore dalla pubblicazione di un evento che contava 1/6 degli invitati dell’evento “concorrente”?

Ma le risposte a tutto questo non serve che le dica io, basta fare uno più uno e, a conti fatti, a fine manifestazione tutti possono arrivarci. Bisogna capire chi è stato a volere tanto clamore e a volere che arrivassero tutte queste telecamere. C’era la Rai, pensate.

Magistralmente organizzata anche la pseudo “contro-protesta” dei bar sotto la giurisdizione della curia ammoniti con sfratto nei giorni scorsi. Questi infatti hanno tenuto chiuse le saracinesche dei loro locali affiggendo un avviso con testuali parole “ NO alla mala movida”. Ma come? Proprio quella movida con la quale avete tirato il carretto tutti questi anni ora la giudicate col termine “mala”? Tutti i vostri clienti di questi anni quindi sono mali? Non vorrei immaginare invece che fosse solo un atto doveroso obbligato per cercare in tutti i modi meno collisioni con i grandi capi della curia. Mettersi contro poteva significare forse chiudere i battenti? Anche a questa domanda qualcuno più assennato può già dare una buona risposta.

In definitiva la “Postribolo Night” o meglio, la “Boh Night, è stata una gran parata di non senso e ipocrisia, disorganizzata all’ennesima potenza e che nulla ha dimostrato se non che il vescovo aveva purtroppo in buona parte ragione (ovviamente non mi riferisco alle presunte orge).

Questa notte non è andato in onda il solito mercoledì universitario, dove tutti si comportavano come volevano, ma una vera e propria patetica messa scena dove tutti erano sotto controllo, in silenzio come durante un compito in classe, costretti ad essere sotto guinzaglio quel che non sono e non saranno mai, privandoli della spontaneità che hanno sempre avuto.

Concludo questa breve riflessione personale con la frase del ragionier Fantozzi, che a mio avviso risulta essere la più azzeccata:

“Per me la corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca!”

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