Torna anche per l'estate 2025 "Chiostro Live by Night & Blues", la rassegna musicale organizzata dal Rione Santo Spirito, con il patrocinio del Comune di Ferrara, per due week end lunghi: dal 17 al 20 e dal 24 al 27 luglio, in via Mortara 98, con cucina aperta dalle 20
Continua l’azione di contrasto della Compagnia Carabinieri di Portomaggiore contro il fenomeno del caporalato in agricoltura, che le recenti inchieste hanno evidenziato come presente, in particolare, nell’area del portuense
Aspirante rapinatore tradito dal parcheggio e... dalla parrucca. Nella tarda mattinata di sabato 12 luglio, alcuni cittadini hanno segnalato al 112 un'auto che creava intralcio alla circolazione nei pressi dell’ufficio postale
Di sicurezza urbana si è discusso durante il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno partecipato i sindaci di Comacchio, Copparo, Goro e Tresignana oltre ai vertici delle Forze dell'Ordine dell’Ufficio circondariale marittimo, dei rappresentanti della Cooperativa degli Esercenti Balneari di Estensi e Spina (Cesb) e di operatori del settore balneare
Quella che scatterà giovedì 17 luglio sarà la diciannovesima edizione del Bundan Celtic Festival, ma anche la prima dopo la scomparsa di Fabrizio Pirani, uno dei pionieri della rassegna. A lui si è voluto tributare un omaggio, raffigurando nella locandina il figlio, Emanuele Pirani, con l’armatura e le attrezzature del padre
Se, come da premessa, l’intento era quello di formare una “Grande coalizione di sindaci per la salvezza nazionale”, evidentemente gli organizzatori avevano escluso gli assessori. Ieri sera nella sala principale del cinema Apollo, davanti a centinaia di persone, il tour di “Salviamo l’Italia” by Mmt ha avuto un curioso fuori onda.
Più che un fuori onda è stato un ‘fuori-dal-palco” con Luigi Marattin, assessore alle Finanze di quel comune, Ferrara, che aveva dato il patrocinio all’iniziativa, che – insieme ad altri ospiti tra il pubblico – ha chiesto di intervenire. Il primo timido tentativo di avanzare qualche critica contro i “crimini contro l’umanità” e “quel 99% messo in ginocchio dalle austerità dell’Eurozona” (parole degli organizzatori) è stato subito redarguito con un pacato ‘no grazie’. Ma dal pubblico qualche mugugno per lo scarso galateo istituzionale ha convinto i pro-Mmt (al secolo ‘Modern Money Theory’) a concedere qualche minuto al recalcitrante assessore.
Breve premessa. La Modern Money Theory, seguendo il filo logico della presentazione, è un “filone post-keynesiano” sorto negli anni ’90 negli Stati Uniti e che vede Warren Mosler tra i suoi principali esponenti a livello mondiale. Sovranità monetaria, piena occupazione, riduzione della tassazione sulle imprese e sulle famiglie, fine della speculazione finanziaria, piena democrazia, sono i temi principali diffusi a livello nazionale da Paolo Barnard, giornalista già cofondatore di Report. Sia Mosler che Barnard erano presenti in sala. E proprio per contrastare quanto appena asserito dai due (in proposito uscirà a breve la cronaca su Estense.com), Marattin ha chiesto la parola.
In seconda battuta, si diceva, l’assessore ha avuto via libera per palco e microfono. Questo non prima di un non proprio cordiale benvenuto da parte del pubblico: “stronzo” e “servo del potere” gli epiteti più gettonati. Giusto il tempo di negare la competenza economica accademica a chi lo ha preceduto e di abbozzare qualche equazione alla lavagna che Mosler gli ha tolto il microfono. Teoria già confutata secondo il guru della Mmt. Dopo il guru è venuto il momento degli adepti. In tre, tra cui qualcuno che si è qualificato come il coordinatore nazionale dell’Mmt, ha invitato poco paciosamente Marattin – invitato ufficialmente all’incontro dal referente locale – ad accomodarsi.
I video che pubblichiamo qui sotto sono abbastanza eloquenti e descrivono, poco macroeconomicamente per carità, quanto successo. Lasciano solo spazio ai commenti. E i primi, ovviamente, sono quelli del diretto interessato, che salva la buona fede di organizzatori e pubblico ma non perdona a Mosler e Barnard il fatto che “non sono economisti accreditati a livello accademico: ho sentito qualifiche come ‘il più grande macroeconomista del mondo’, frasi come ‘il debito non esiste’ o ‘l’Italia prima dell’entrata nell’euro era la più grande potenza economica europea’. Ho chiesto quindi di spiegare che queste affermazioni non hanno fondamento nella realtà. E l’ho chiesto come assessore di un comune che non può permettere che ai propri cittadini si facciano passare concetti assurdi”.
Il dibattito sulle teorie economiche lo lasciamo ai contendenti. Di certo c’è che zittire in modo verbalmente violento un invitato, tra l’altro rappresentante dell’ente che ha concesso il patrocinio all’iniziativa, non depone a favore dell’Mmt. Sul contenuto invece del dibattito (rectius, prolusione), Marattin non è stato l’unico economista presente a storcere il naso. “I contenuti mi sono apparsi francamente molto discutibili – commenta Stefano Zambon, professore di economia aziendale presso l’università di Ferrara -, vuoi perché ipersemplificati, vuoi perché semplicistici piuttosto che semplificati. sembra che si voglia dare agli italiani una autoassoluzione per i problemi che affliggono il Paese”. Zambon evita poi di entrare nel merito della querelle tra relatori e Marattin, limitandosi a far notare che “lo stesso Barnard catechizzava i presenti parlando del dissenso come seme della democrazia; peccato però che abbiamo assistito al contrario, con tentativi pesanti di intimidazione”.
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