Ostellato. È stato condannato a 18 anni di reclusione in rito abbreviato Sergio Rubini, l’artigiano di Voghiera che il 2 gennaio 2012 uccise con 23 coltellate la prostituta trentunenne Lenuta Lazar. La sentenza è arrivata dal gup Monica Bighetti dopo identica pena richiesta dal pm Alberto Savino, forte della perizia psichiatrica del dottor Andrea Andreani di Bologna, che lo ha riconosciuto capace di intendere e volere al momento del fatto.
Il perito ha confermato così le conclusioni del consulente del pm, Luciano Finotti del dipartimento di salute mentale di Adria, che aveva ritenuto l’uomo perfettamente consapevole di quello che stava facendo nel momento in cui ha ucciso la ragazza con la quale si era appartato. Il consulente della difesa, rappresentata ora dall’avvocato Cinzia Rizzatello, aveva invece optato per la infermità parziale.
Quella notte Rubini accoltellò Lenuta a Chiesuol del Fosso e trasportò il cadavere sul suo furgone fino a Ostellato a Valle Lepri, dove era solito recarsi a pescare, e lì gettò il corpo da un ponte nel canale, dopo averle tolto i vestiti. Poco dopo si liberò dei vestiti e del coltello a serramanico usato per l’omicidio. Si imbottì di farmaci tranquillanti e rientrò a casa dopo diverso tempo. Qui lavò e riverniciò il furgone, nel tentativo di fare scomparire ogni traccia.
Poi, preso da un rimorso di coscienza, tentò di togliersi la vita mettendosi alla guida del furgone, zigzagando lungo le strade della provincia fino a schiantarsi, dopo aver perso conoscenza a causa dei farmaci, nei pressi di Portomaggiore. Un incidente che lo portò dritto in ospedale. È qui che l’uomo, appena vide l’anziano padre, confidò di aver commesso un atto terribile, di aver ucciso una ragazza.
Una follia omicida che già lo aveva preso anni prima. Oltre ad aver ferito l’ex moglie, colpita anni fa in modo non letale anche lei con 23 coltellate, Rubini, all’età di 20 anni, ferì sempre con un coltello un’altra prostituta.
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