Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'Ausl di Ferrara, condannandola a pagare 366.890 euro come risarcimento dei danni nei confronti dei famigliari di Cristiano Turati, il 46enne morto - il 20 ottobre 2016 - dopo il ricovero all'ospedale del Delta di Lagosanto
Un traffico di anabolizzanti e sostanze dopanti tra le province di Ferrara, Rovigo, Milano e Pavia. È quello scoperchiato dalla Procura di Ferrara in un'inchiesta connessa a quella aperta per la tragica fine di Elia Ricci, il 26enne pescatore e culturista di Goro, morto improvvisamente a dicembre 2020 per un malore fulminante
È quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 2 maggio nelle vicinanze di Molveno, in provincia di Trento, dove due giovani escursionisti ferraresi di 22 e 25 anni - che erano in compagnia del loro cane - sono stati soccorsi mentre stavano camminando lungo il sentiero 612 in località Casina Crona
Prima ha perso il controllo della propria motocicletta su cui stava trasportando il figlio 15enne della propria compagna, rimasto gravemente ferito e elitrasportato all'ospedale Maggiore di Bologna, poi - dopo l'alcoltest risultato positivo - è fuggito per i campi
Lo scorso aprile è stata pubblicata l’edizione 2013 della Guida Salute di Focus, con tutti i dati aggiornati dal Ministero della Salute sui migliori ospedali italiani divisi per specialità. In una fase congiunturale di grande difficoltà per il comparto sanitario, Focus ha posto l’attenzione sulle strutture pubbliche e private che si stanno distinguendo per qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi alla popolazione. Tra esse, un importante riconoscimento è arrivato anche per l’ospedale privato accreditato Quisisana di Ferrara in riferimento alla cura dello scompenso cardiaco congestizio, sindrome caratterizzata da un inadeguato apporto di sangue e ossigeno ai tessuti che rappresenta una complicanza di svariate malattie del cuore. I numeri vantati da Quisisana in questo specifico settore della cardiologia al di sotto della media nazionale in relazione alla percentuale di mortalità dei pazienti nel mese successivo al ricovero: 4,85% per la struttura di viale Cavour 128, a fronte di una media di oltre il 10% degli ospedali italiani.
I risultati evidenziati dallo speciale di Focus confermano il livello di efficienza tecnico-scientifica raggiunto negli anni da Quisisana. Un risultato di cui vanno fieri all’interno dell’ospedale: “la nostra filosofia – spiegano i responsabili della struttura – è orientata al costante miglioramento dei servizi sanitari grazie all’aggiornamento delle figure professionali, alla promozione dell’attività di formazione e ricerca, alla dotazione di strumenti all’avanguardia”.
All’interno della struttura di Quisisana il trattamento dello scompenso cardiaco congestizio è affidato a una equipe multidisciplinare di specialisti composta dai dottori Paolo Alboni, Paola Coppola, Nicola Stucci e Anna Holzl, che coinvolge i reparti di cardiologia, geriatria e medicina interna. “Proprio l’approccio multidisciplinare – spiega Paola Coppola, direttore sanitario di Quisisana – rappresenta una peculiarità utile ai fini della gestione del paziente con scompenso cardiaco. Tale patologia interessa generalmente persone in età avanzata e spesso può coinvolgere altri organi sui quali l’internista o il geriatra hanno maggiore competenza del cardiologo. Inoltre presso Quisisana sono disponibili tutti gli accertamenti non invasivi per la definizione dell’affezione cardiaca responsabile dello scompenso. Riteniamo fondamentale la costante collaborazione tra specialisti e reparti, al fine di ottimizzare la risoluzione delle problematiche diagnostico-terapeutiche di ogni singolo paziente”.
Giorgio Piacentini, presidente di Quisisana, esprime soddisfazione per il riconoscimento ottenuto: “Partiamo dal presupposto che questo risultato non è certo un approdo, ma una nuova partenza e uno stimolo a proseguire il nostro progetto di ‘missione salute’. In questi anni abbiamo costituito un’equipe di specialisti di grande valore nel settore cardiologico, ai quali abbiamo cercato di mettere a disposizione le più avanzate apparecchiature. Il giudizio estremamente positivo della Guida Salute di Focus era stato peraltro anticipato da un altro riconoscimento significativo: il Gimsi, importante organismo che si occupa dello studio clinico e sperimentale della sincope, ha certificato per il triennio 2013-2015 la Syncope Unit di Quisisana guidata dal dottor Alboni”.
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