Sport
10 Aprile 2013
La squadra spiega nel dettaglio i motivi per cui alcuni componenti non si alleneranno più in via Copparo nel corso delle prossime settimane

Crisi Spal, i giocatori: “Costretti a cercarci un lavoro”

di Federico Pansini | 3 min

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Martedì l’annuncio (da parte dei “senatori” del gruppo e di mister Sassarini) che a fronte del mancato pagamento dei compensi dallo scorso mese di dicembre e della conseguente difficoltà di sostenere le spese di prima necessità, alcuni tra i giocatori colpiti da maggiori disagi sarebbero tornati nelle loro città senza allenarsi con la squadra nel corso delle prossime settimane, rientrando a Ferrara solo prima delle restanti quattro partite del torneo ed eventualmente dei play-off di fine stagione.
Mercoledì, attraverso le parole di Marchini, Cubillos e Nodari, la squadra ha voluto puntualizzare alcuni aspetti delle decisioni prese dal gruppo nelle scorse ore.
“Ci tenevamo a fare sapere a tutti che questa scelta non dipende solo dal fatto che alcuni ragazzi non hanno da dormire e da mangiare – ha spiegato il Capitano Davide Marchini -, la situazione è diversa e ancor più problematica”.
“Non possiamo più permetterci economicamente di restare a Ferrara – entra nel dettaglio Diego Cubillos – e spendere dei soldi che ci servono per portare avanti la vita di ogni giorno a casa nostra e che servono, per esempio, per pagarci le bollette. Nessuno si lamenta e non vogliamo passare per i mocciosi viziati di turno. Se qualsiasi lavoratore non percepisce lo stipendio allora cerca una nuova occupazione ed è proprio così che faremo: alcuni torneranno a casa e probabilmente andranno a lavorare in un bar per far fronte alle spese e mantenersi. Abbiamo una dignità e pretendiamo rispetto. Garantiamo allo stesso modo il massimo impegno per i nostri tifosi da qui alla fine del campionato, se siamo ancora a Ferrara è unicamente per loro. Non è una resa, ma semplicemente un modo per affrontare una situazione di grande difficoltà per tutti noi e la maniera per guardarsi allo specchio con la dignità che chi ha in mano la Spal in questo momento ha calpestato più e più volte, senza mantenere le promesse e rispettare le responsabilità del proprio ruolo”.
Alex Nodari spiega nel dettaglio come verranno strutturate le prossime settimane di allenamento: “Abbiamo concordato con il mister un programma tipo: tanti giocatori abitano nelle stesse zone, quindi di volta in volta si organizzeranno per venire insieme in macchina il mercoledì, venerdì e sabato. Siamo stati molto chiari tra di noi dentro lo spogliatoio: nessuno vuole mollare, e nemmeno rimediare figuracce alla domenica e cercheremo di centrare l’obiettivo minimo, i playoff. Quindi anche lontano da Ferrara ciascuno avrà un programma di lavoro per allenarsi singolarmente ogni giorno e tenersi in forma. Sino ad oggi ci siamo fatti male da soli, dal punto di vista fisico ed emotivo, ma adesso siamo stanchi di essere presi in giro”.
Anche ieri, al Centro di via Copparo, assente Roberto Benasciutti. Lo stesso dirigente biancazzurro incontrerà probabilmente (come accaduto già lunedì) nelle prossime ore l’Assessore allo sport Luciano Masieri: sul tavolo la ricerca di una o più soluzioni che possano garantire un presente dignitoso e soprattutto un futuro alla Spal.

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