
Sala Grande del Trono (Sala di San Giorgio)
Per il terzo anno il Museo Statale Ermitage sarà presente in modo autorevole al Salone del Restauro di Ferrara, grazie anche al ruolo riconosciuto alla Fondazione Ermitage Italia: la “filiale” del museo russo per gli studi e le ricerche nata nel 2007 con sede operativa proprio a Ferrara che tra gli obiettivi statutari ha anche il confronto, tra Italia e Russia, nel campo delicato del restauro.
Dal 20 al 22 marzo 2013 il Museo Ermitage, con il coordinamento di Svetlana Petrova, è dunque al Salone con uno stand dedicato alle attività del proprio Dipartimento per il Restauro e la Conservazione delle Opere, che raccoglie 14 laboratori specializzati e 126 restauratori altamente qualificati. Se nella precedenti edizioni l’attenzione si era concentrata sul restauro delle pitture ad affresco e dell’oreficeria, al restauro della pittura a olio e della scultura e arti decorative in pietra dura, in questo nuovo appuntamento il Museo di San Pietroburgo presenterà le attività svolte dal laboratorio di Restauro di Materiali Tessili e dal Laboratorio di Restauro di Opere d’Arte Grafica.
L’attuale attività di queste due sezioni del Dipartimento per il Restauro dell’Ermitage si fonda sulla lunga esperienza di conservazione delle opere d’arte in Russia. Il Laboratorio di Restauro di Materiali Tessili è stato fondato nel 1938 per conservare le bandiere russe e quelle prese al nemico nei secoli XVIII-XIX. I lavori di restauro conservativo di questa collezione dell’Ermitage, unica come numero di opere e come importanza artistica, vengono eseguiti fino ad oggi.
Oltre agli interventi su tappeti da muro, carta da parati dipinta cinese, collezione di vestiti laici e sacri, nonché di oggetti d’arte decorativa ed applicata, una parte importante del lavoro condotto dall’Ermitage è anche la realizzazione dei progetti legati alla ricostruzione degli interni del Palazzo d’Inverno che fa parte del complesso del museo di Ermitage,
come ricostruzione della Sede del Trono nella Grande Sala del Trono (Sala di San Giorgio).
Lo stemma originale dell’Impero Russo cucito con l’oro e rappresentante l’aquila a due teste si era conservato nei depositi del museo e come molti altri frammenti cuciti
è stato restaurato e fissato sul nuovo velluto del Trono visto che quello autentico era andato perduto in seguito allo smontaggio della Sede del Trono negli anni 30. Si sono avviati anche gli interventi di restauro della Sala Memoriale di Pietro il Grande (Piccola Sala del Trono) nel Palazzo d’Inverno.
Lo studio di restauro di opere d’arte di grafica è stato invece avviato presso l’Ermitage nel 1921. È nato dalla necessità di eseguire conservazione preventiva e restauro conservativo di una grande collezione di materiali grafici (oltre 700 mila di oggetti di museo), mentre il corrispondente laboratorio è stato creato nel 1951.

Fuga In Egitto
Di grande interesse si preannunciano le novità e le specificità presentate in un convegno appositamente promosso nell’ambito del Salone dall’Museo Statale Ermitage con Fondazione Ermitage Italia il 22 marzo dalle 9.30 alle 13.30 (Sala Diamanti, pad 6). In particolare ad attirare l’attenzione sarà la presentazione del delicatissimo restauro dei pannelli dello Studio di Conterie del Palazzo Cinese nel Museo-Riserva Statale “Oraniebaum”. Lo Studio di Conterie è la sala più importante del Palazzo Cinese, innalzato nel Parco Superiore di Oranienbaum (un sobborgo di San Pietroburgo) negli anni 1762—1768 secondo il progetto di Antonio Rinaldi. Il palazzo è iscritto dall’Unesco nella Lista del patrimonio culturale mondiale dell’umanità e nella maggior parte degli interni conservala decorazione originale della metà del XIII secolo. I Dodici pannelli di conterie decorano le pareti dello Studio, ricoprendolo dall’alto in basso con un elegante disegno bizzarro. I pannelli furono realizzati negli anni 1762-1764 a San Pietroburgo su richiesta dell’imperatrice Ekaterina II da nove ragazze merlettaie russe a cura di un’ex-attrice della compagnia francese presso la corte russa di Maria de Shel. Sappiamo perfino i nomi delle ricamatrici: Anna Andreeva, Avdotia Loghinova, Tatiana e Lukeria Kuskova, Praskovia e Matryona Petrova, Avdotia Petrova, Kleopatra Danilova, Maria Ivanova. La maestria delle ricamatrici russe fu altamente apprezzata dall’imperatrice. Oltre a questo e ad altri interventi affrontati dai due laboratori altro argomento clou del convegno sarà la presentazione descrizione dettagliata del restauro e dei suoi risultati dell’imponente telero de ”La fuga in Egitto” di Tiziano, esposta, dopo l’intervento, per la prima volta e ultima volta in Italia – a distanza di 350 anni dal suo trasferimento in Russia – alle Gallerie dell’Accademia a Venezia. L’opera, ampiamente documentata come Tiziano, aveva sollevato dubbi attributivi da parte di alcuni studiosi – chi la attribuiva a Sebastiano del Piombo, chi a Catena ecc. – che il restauro aiuta a confutare.
Sempre affascinate oltre che di grande valenza tecnico-scientifica, il workshop organizzato con i propri esperti dal Museo Statale Ermitage presso lo stand in tutti i giorni del Salone. Quest’anno l’intervento è dedicato alla creazione e al restauro di un ricamo di seta e conterie. Il ricamo è realizzato nella tecnica di “pittura con l’ago” sullo sfondo di raso.
E per l’occasione è stato creato un grande banco telaio.
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