Portomaggiore. E’ il titolo di una raccolta di musiche strumentali del 1682 del tedesco Georg Muffat, Armonico Tributo, a denominare l’ottavo concerto che si è tenuto nella chiesetta della delizia del Verginese, domenica 10 marzo, nell’ambito di Musica con tè, a cura dell’associazione polifonica Il Nuovo Echo in collaborazione con Atlantide e l’amministrazione comunale di Portomaggiore.

Il concerto ha visto protagonisti tre interpreti d’eccezione: Giovanni Zordan al violino barocco, Stefano Squarzina al flauto dolce e Renzo Rossi al clavicembalo. Il programma è stato un vero tributo all’epoca barocca, interamente dedicato alla forma della trio sonata. J.S.Bach, G.Ph. Telemann e J.J.Quantz, gli autori affrontati. L’esecuzione secondo la prassi esecutiva coeva è stata accompagnata dalle note esplicative del maestro Squarzina. L’effetto creato è stato interessante nonostante la mancanza di uno strumento ad arco che rinforzasse la linea del basso continuo suonato per l’occasione dal solo clavicembalo.

La trio sonata, forma cameristica per eccellenza del periodo barocco, rimanda alla forma della suite, facendo uso per i suoi quattro movimenti di aggettivi quali: affettuoso, con grazia, larghetto, ecc, una sorta di sublimazione della nomenclatura delle danze che costituivano la suite e che, come quella successione di danze, scandiscono il carattere e l’andamento.

Il pubblico ha apprezzato la maestria e la perizia degli interpreti che hanno sciorinato spiccato buon gusto nel fraseggio e notevole padronanza stilistica per un concerto piacevole e raffinato.

L’ultimo concerto di Musica con Tè, si terrà nella stessa cornice, domenica 24 marzo alle ore 16 e vedrà protagonista Il Nuovo Echo Ensemble, costituito dalle sole voci femminili dell’omonimo coro. Il concerto porterà il nome del Calicanto, omaggio all’arrivo della stagione primaverile.