Politica
11 Marzo 2013
Per due giorni a settimana un architetto ha guadagnato quasi un milione

Dieci anni di consulenze d’oro per seguire Cona part time

di Marco Zavagli | 5 min

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conaMentre la Funzione pubblica della Cgil chiede le ‘teste’ dei direttori sanitari di Ausl e Sant’Anna e nel giorno in cui nelle sale del castello estense si preannuncia una della conferenze sociosanitarie più calde degli ultimi anni, spuntano dalle carte dell’azienda ospedaliera consulenze d’oro che si protraggono da più di dieci anni. Il caso è quello di un architetto part time che dal 2002 ad oggi ha guadagnato qualcosa come 897mila euro. Iva e oneri previdenziali esclusi.

Il primo contatto tra la giovane professionista bolognese (all’epoca aveva appena 34 anni) avviene nel 2002. L’allora direttore generale Ubaldo Montaguti incaricò l’architetto Anna Ricciarelli della consulenza tecnica “a supporto delle attività di elaborazione del master plan”. Il master plan era quello del nuovo arcispedale S. Anna di Cona. Siamo sempre nel 2002. In particolare il master plan faceva riferimento “all’inserimento di tutte le discipline e tipologie di lavoro per gli edifici esistenti e da progettare, rete viaria, parcheggi e aree verdi, reti impiantistiche esterne relative alle utenze, grading e movimentazioni di terra, analisi dei percorsi interni ed esterni, segnaletica interna ed esterna”. L’incarico del contratto proseguiva con la richiesta di “interfacciamento costante per il follow-up delle implementazioni del Master Plan con il responsabile del procedimento e il project manager, finalizzato alla realizzazione delle modificazioni che si renderanno necessarie”. Altra consulenza richiesta era relativa “all’applicazione informatica avanzata nell’ambito delle tecniche grafiche CAD inerenti ai settori edilizio, impiantistico, logistico, pubblicitario e dell’immagine anche con I’utilizzo di programmi di fotoritocco ed elaborazione di immagini e di documenti fotografici in 2D e3D”.

Il ‘politichese’ della delibera si risolveva in cifre: 51.654,69 euro (iva e oneri previdenziali esclusi) per un anno (dall’1.08.2002 al 31.07.2003) con un “impegno minimo di due accessi settimanali con ore da concordarsi di volta in volta”.

La giustificazione del bisogno di far leva, da parte dell’azienda ospedaliera, in una figura esterna, era data, scriveva Montaguti, nella “necessità, oltre all’utilizzo delle risorse umane presenti all’interno dell’azienda, di reperire dall’esterno specifiche figure professionali, procedendo all’affidamento di specifici incarichi liberi professionali, definendo di volta in volta l’oggetto, le modalità e i tempi di attivazione”. Insomma non c’erano persone a sufficienza in corso Giovecca per far fronte a tutti i compiti che il progetto poteva comportare. A questo motivo se ne aggiunge un secondo: “all’interno del Dipartimento risorse tecniche e patrimoniali, le figure professionali laureate, sia ingegnere che architetto, risultano tutte fortemente impegnate sia in ambito di gestione del patrimonio, sia in ambito di progettazione e direzione lavori con specifico riguardo all’erigendo polo ospedaliero di Cona”.

Evidentemente tutte necessità impellenti alle quali bisognava far fronte con forze fresche e adatte. Tutte necessità, però, che si sono riproposte, inesorabili, di anno in anno. E infatti nel 2003 ecco la seconda delibera, la numero 140. Stesso incarico, stesse motivazioni, stesso onorario.

Nel 2004, con la delibera 188, cambia l’oggetto dell’incarico. All’architetto si chiede “l’elaborazione grafica in computer design degli interni della futura struttura ospedaliera del polo ospedaliero e collaborazione alla predisposizione di elaborati grafici relativi ai lavori di ristrutturazione della struttura ospedaliera dell’Arcispedale S. Anna”. Il corrispettivo però è sempre lo stesso, 51mila euro.

La necessità grafica permane anche l’anno successivo. Siamo alla delibera 169 del 2005. Costo invariato. A firmare questa volta in qualità di direttore generale è Paolo Cordioli.

Nel 2006 la remunerazione subisce una brusca impennata: al consulente esterno vanno 255mila euro (85mila per tre anni), stanziati con la delibera 163. Questa volta (con nota del 24.07.2006) è il responsabile amministrativo del Progetto Ospedaliero di Cona Marino Pinelli (condannato in primo grado a un anno in rito abbreviato per abuso di ufficio e falso ideologico nell’inchiesta su Cona) a chiedere il proseguimento dell’incarico “quale supporto per I’esame delle proposte progettuali relative al complessivo procedimento di completamento del nuovo Ospedale di Cona ed agli adempimenti attuativi in rapporto di staff alla direzione generale ed, altresì a supporto di collaborazione tecnica per I’ottimale implementazione delle fasi istruttorie ed attuative della realizzazione dell’opera, in un rapporto costante di collaborazione con la direzione lavori, anche in relazione alla formulazione delle proposte della committenza in ordine all’assetto complessivo tecnico, edilizio ed ambientale a decorrere dall’1.08.2006 per anni 3”.

Identico oggetto nel 2009, quando la delibera numero 44 stanzia in favore della Ricciarelli 131.666,66 euro. Di questi 12.499,98 euro come “riconoscimento economico aggiuntivo” richiesto da Pinelli in favore della consulente “in conseguenza delle maggiori prestazioni di forte impatto professionale collegate ad esigenze progettuali e di supporto tecnico organizzativo”. La firma è del direttore generale Riccardo Baldi, anche lui imputato nell’affaire Cona. Baldi firma anche la delibera 239 del 2010: altri 110mila euro.

Arriviamo quindi alle delibera 122 del 2011, che prevede “adempimenti collegati alla rimodulazione delle attività ospedaliere nonché collegato ai tempi tecnici dell’attivazione del nuovo ospedale, in particolare per affrontare sul piano tecnico-organizzativo-gestionale la sua messa a regime”. Compenso: 165mila euro. Firmato Gabriele Rinaldi.

L’attuale dg del Sant’Anna mette il proprio nome in calce anche alla delibera 275 del 2012. Con questa, infine, si dà atto “che la proroga del contratto libero professionale con l’architetto Anna Ricciarelli è necessario per garantire la continuità dell’attività professionale attualmente prestata per adempimenti collegati alla rimodulazione dell’attività ospedaliera per completare sul piano tecnico organizzativo – gestionale la messa a regime del nuovo polo ospedaliero sito in località Cona”. L’impegno passa a un “minimo di tre accessi settimanali”. Il corrispettivo è di 29.333,31 euro.

L’incarico scadrà il 30 aprile. Data che “sancirà definitivamente la fine del rapporto”. Ad assicurarlo è lo stesso Rinaldi, chiamato in causa per una parte pur sostanziosa ma residuale dei tanti emolumenti forniti alla consulente esterna in questi undici anni di rapporto ininterrotto. “Questa direzione – fa notare inoltre il dg – aveva già provveduto a ridurre i compensi dell’architetto, aumentandone contemporaneamente il volume di lavoro”.

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