
Alexandra Storari
Le ceneri del forno crematorio vennero smaltite correttamente. Si è concluso con una doppia assoluzione con formula piena il processo a carico di Mauro Carretta, titolare della Niagara di Poggio Renatico, e Alxandra Storari (difesi rispettivamente dall’avvocato Alberto Bova e Fabio Anselmo, all’epoca presidente Amsefc, il processo per reato ambientale nato dopo un’ispezione dei Noe nel 2008.
Da quell’attività di indagine si contestò all’azienda di servizi cimiteriali il fatto che i fanghi, prodotti dal forno crematorio, venissero conferiti alla Niagara. Ieri, davanti al giudice Luca Marini e al pm Elisa Bovi, hanno parlato i tecnici, sostenendo che quelle ceneri non erano da considerare rifiuti speciali, per i quali è prevista una procedura di smaltimento diversa. Amsefc, inoltre, aveva chiesto l’anno prima alle autorità competenti la modalità di smaltimento, ottenendo come risposta quella del conferimento adottato per i rifiuti non pericolosi.
Tanto è bastato al tribunale per pronunciarsi per l’assoluzione.
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