Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
In una situazione umanitaria per cui a livello globale sono 120 milioni le persone costrette alla fuga (dall’ultimo report dell’Agenzia Onu per i rifugiati), l’8 novembre a Ferrara si è ripartiti dalla realtà locale per tratteggiare un quadro delle tutele previste per i minori stranieri non accompagnati
Caro Sig. sindaco, Mi permetto di darti un suggerimento sui “maranza”. Penso che quelli coinvolti non siano più 50 e se sono di più non superano i 100. Ti suggerisco di riceverli uno per uno nella Casa Comunale. Chiedi il loro nome e chiamali così. Fatti raccontare dove abitano e come vivono
di Daniele Oppo
Conoscere il mondo cattolico, è lo scopo del nuovo ciclo di lezioni della scuola politica del Pd che si è aperto giovedì 24 febbraio all’insegna del Concilio Vaticano II.
“È importante conoscere quel mondo, molto più complesso di quello che ritiene chi non vi fa parte – ha detto Carlo Pagnoni, coordinatore della ‘lezione’ tenutasi al centro sociale Acquedotto- perché possiede radio, televisioni, giornali (come Famiglia cristiana e Il Messaggero), associazioni e inoltre perché ha delle frizioni con il mondo civile e politico oltre che, a volte, delle pretese di privilegi”.
Un percorso di conoscenza e dialogo, inserito nel più vasto campo dei rapporti fra Stato e Chiesa, che prende le mosse dai tre anni di Concilio Vaticano II (1962-1965) spiegati per l’occasione da don Andrea Zerbini, direttore dell’Istituto di scienze religiose della diocesi di Ferrara-Comacchio e dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani.
“Uno degli aspetti fondamentali della ricezione conciliare è la capacità di dialogo, dove le due realtà, laica e cattolica, non devono contrapporsi ma relazionarsi con il dialogo” ha spiegato Zerbini che ha poi cercato di inquadrare il Concilio in tre grandi temi: lo stile, lo spirito e la novità. Il primo -lo stile del Concilio- riguarderebbe “il modo di relazionarsi della Chiesa con il mondo, espresso dalla “nascita di una teologia pastorale” che comporta un “aggiornamento del modo di esprimere e comprendere i contenuti della fede”. Ecco dunque che lo spirito del ventesimo concilio ecumenico ha cambiato il modo in cui la Chiesa si affaccia al mondo, riequilibrando l’immagine esteriore di se stessa, quella della società perfetta, con quella interiore, affiancando all’autorità, ovvero alla potestas,il munus, il dono”. In questo modo “la gerarchia non è più sopra il popolo di Dio ma affianco ad esso”. La novità infine, Zerbini la individua nella considerazione della storia non più come “una congiura dei malvagi” ma come “il luogo in cui Dio si rivela e dunque come un luogo di buone notizie” e che porta all’ammissione che “la realtà e i segni dei tempi sono meglio interpretati da chi i tempi li vive”.
Tagliani ha poi svolto una sorta di esegesi di alcuni atti conciliari, enfatizzando come “il nuovo spirito del Concilio fosse quello di una Chiesa che finalmente inizia a riconoscere in se stessa alcuni elementi di storicità” e che si vede “non più contrapposta al mondo ma in cerca dei segni che nella storia portano a riconoscere la volontà di Dio”. Non solo, secondo Tagliani, “nel nuovo spirito viene a rompersi l’idea di una Chiesa fortemente gerarchica” a favore di una più assembleare “dove non c’è differenza di dignità e dove non c’è più un’ontologica differenza tra sacerdoti e laici”.
È mancata invece, come in parte sottolineato anche da Flavio Tagliani, uno degli organizzatori degli incontri insieme ad Anna Quarzi e Roberto Cassoli, “una precisa disamina su quanto le novità espresse nel Concilio abbiano trovato e trovino effettiva realizzazione nella realtà storica, politica e sociale contemporanea”.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com