È un primato che resiste dal 1990, precisamente dall’8 dicembre di quell’anno, quando nella città di Norwood, in Sudafrica, nel piazzale di un Centro commerciale venne preparata una pizza con glutine che secondo il Guinness Book of Records, aveva un diametro di 37,4 metri, pesava 12,19 tonnellate ed era stata prodotta utilizzando 4.500 kg di farina. É stata preparata e cotta all‘aperto con l‘ausilio di un ponteggio per sostenerla e varie gru a braccio mobile per gestire la farcitura e la cottura attraverso dei getti di calore. Da allora nessuno ha più tentato di superare quel record: i numeri da soli danno un‘idea del lavoro e dell’impegno richiesto, in termini di progettazione, organizzazione ed esecuzione, per ottenere il risultato finale.
Almeno fino ad oggi… Infatti il prossimo 13 dicembre, nel padiglione 12 della Nuova Fiera di Roma, in concomitanza con la giornata inaugurale della manifestazione fieristica Arti & Mestieri Expo, i “Record Pizza Men” di NIPfood, tenteranno di entrare nel Guinnes dei primati, il Guinness World Record, con una pizza di 40 metri di diametro, realizzata al 100 per cento gluten free con oltre 9 mila chilogrammi di farina senza glutine forniti da Schär e DS – gluten free, main sponsor dell’iniziativa, brand del gruppo Dr. Schär, leader nel mercato europeo del senza glutine.
Tra i partner tecnici, Cirio e Francia Latticini, che forniranno il pomodoro e la mozzarella per la farcitura della pizza gigante il cui nome è noto da tempo.
Si chiamerà Ottavia e, se il tentativo andrà in porto, diventerà la pizza senza glutine più grande del mondo entrando a pieno titolo negli annali del Guinness World Records (http://member.guinnessworldrecords.com/it) il marchio leader mondiale nel campo dei primati, ideato 60 anni fa da Sir Hugh Beaver, all’epoca amministratore delegato delle birrerie Guinness.
E che si tratti di un’impresa da record ne sono convinti tutti. Infatti 48 saranno le ore ininterrotte di lavoro necessarie per la realizzazione di Ottavia con un impegno a tempo pieno dei cinque chef specializzati in panificazione, pasticceria e pizzeria senza glutine di NIPfood, letteralmente Nazionale Italiana Pizzaioli, una società con sede a Forlì in possesso di una ventennale esperienza nel settore della consulenza, formazione e servizi per il settore Ho.Re.ca. Il team dei “Record Pizza Men”, che riprende il nome del sito internet dedicato all’iniziativa www.recordpizzamen.it è composto da Dovilio Nardi ideatore dell’evento, sostenitore e progettista insieme ad Andrea Mannocchi di tutto il sistema produttivo di Ottavia, dai due giovani Matteo e Marco Nardi, che hanno studiato la ricetta speciale, l’impasto e la lievitazione e da Matteo Giannotte che contribuirà in Fiera alla produzione della grande pizza.
Perché un guinness con la pizza, perché Ottavia e soprattutto perché senza glutine?
Lo spiega proprio Dovilio Nardi: “La pizza, piatto ambasciatore della cucina made in Italy in tutto il mondo, ha origini molto antiche con oltre tremila anni di storia. Già nell’antico Egitto era usanza celebrare il compleanno del Faraone, mangiando una “schiacciata di farina” condita con erbe aromatiche. “Ottavia”, nome di origine romana, significa “Ottavo figlio” ed è un omaggio al primo imperatore romano Ottaviano Augusto, simbolo di una svolta epocale nella storia di Roma, e dell’ingresso in un periodo di grande fermento economico e culturale: per questa ragione Ottavia si candida ad essere emblema di buon auspicio per la ripresa di tutti i Paesi. Inoltre l’8 rovesciato è simbolo dell’infinito, come infinito è questo progetto da Guinness dei primati creato da NIPfood”.
Ottavia sarà senza glutine per ricordare e sottolineare come le diagnosi di celiachia, l’intolleranza alimentare al glutine più frequente a livello mondiale, siano in continuo aumento. Secondo i recenti dati contenuti nella relazione 2011 del Ministero della Salute diffusi in questi giorni, in Italia, ad oggi i celiaci diagnosticati risultano 135.800, troppo pochi però rispetto al numero di celiaci presumibilmente presenti, se si considera che questa patologia ha una prevalenza stimata dell’1%. In Italia quindi potrebbero essere circa 600 mila i celiaci sfuggiti alla diagnosi ma esposti al rischio di complicanze. In questi ultimi due anni, gli esperti oltre alla celiachia, associano al senza glutine anche una nuova patologia: la sensibilità al glutine. Per quanto non siano ancora disponibili indagini ad ampio respiro nella popolazione generale, sembra che questa nuova condizione sia di gran lunga più frequente rispetto alla celiachia. La sensibilità al glutine è caratterizzata da sintomi simili a quelli della celiachia e dell’allergia al grano, dà generalmente esito ad esami negativi per queste due patologie e si configura come una situazione transitoria che si può risolvere semplicemente adottando una dieta senza glutine.
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