Cento. Il gruppo Centoinmovimento, dopo aver chiuso il sondaggio online sull’Autostrada Regionale Cispadana, ha reso noti i risultati dell’iniziativa, precisando che i dati elaborati non hanno generato un valore statistico “bensì l’insieme delle opinioni della cittadinanza cosiddetta “attiva”, composta da cittadini consapevoli ed organizzati che si impegnano per il bene comune, si informano su quotidiani, web e tv, leggono libri, frequentano il volontariato e che si interessano di politica”.
Il 61% dei partecipanti al sondaggio ha espresso un’opinione di contrarietà alla realizzazione dell’Autostrada Regionale Cispadana. “Ma vi è un altro dato – aggiungono i promotori del sondaggio – che si sta consolidando col passar del tempo: laddove vi è maggiore cultura e presa di coscienza riguardo il tema, più evidente è l’opposizione all’autostrada. Lo abbiamo riscontrato specie tra i cittadini modenesi, i più “impattati” dal tracciato e più informati rispetto ai ferraresi. Difatti l’80% dei partecipanti modenesi ha espresso un’opinione di contrarietà all’opera, e l’84% vuole che i 180 milioni di euro già deliberati dalla Regione, vadano alla ricostruzione”.
“Pensiamo – è il commento di Centoinmovimento – che sia il sondaggio di Arc SpA (che restituì un risultato diametralmente opposto con il 68% di consenso) sia il nostro, non possano definirsi “istituzionali”: purtroppo Regione Emilia Romagna e Comuni sono “allergici” ad utilizzare gli strumenti istituzionali di partecipazione e consultazione popolare facendone di ogni progetto pubblico, una questione di interesse prettamente politico. O al massimo, coinvolgono i cittadini attraverso “iniziative di facciata” quale è stata ad esempio “Buona Mobilità”, collegata al Prit 2010-2020 ed organizzata dalla Regione Emilia Romagna”.