Capannone a fuoco, 115 al lavoro dalle 5.30
Mattinata impegnativa per i Vigili del Fuoco che intorno alle 5.30 sono dovuti intervenire per sedare un incendio sviluppatosi al primo piano di un capannone che si trova a Mizzana
Mattinata impegnativa per i Vigili del Fuoco che intorno alle 5.30 sono dovuti intervenire per sedare un incendio sviluppatosi al primo piano di un capannone che si trova a Mizzana
Dei quattro imputati per il crollo della gru che, a seguito del violento nubifragio del 17 agosto 2022, precipitò sulle palazzine di via Copparo, a Boara, soltanto uno ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato, mentre gli altri tre hanno optato per la prosecuzione e la discussione dell'udienza preliminare
Assolto dall'accusa di violenza sessuale, ma condannato per quella di stalking. È quanto ieri (mercoledì 15 ottobre) ha deciso il collegio del tribunale di Ferrara nei confronti di un 73enne di nazionalità italiana, infliggendogli quattro anni di pena per aver perseguitato la propria nuora, una 30enne di nazionalità straniera
Momenti di forte tensione nella notte tra il 14 e il 15 ottobre in via Modena a Ferrara, dove un intervento di soccorso si è trasformato in un episodio di violenza e panico
Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel hanno proclamato uno sciopero generale il 17 ottobre che si terrà anche a Ferrara dalle ore 10 alle ore 13 in via Finati, davanti a uno degli ingressi della sede di Hera
di Martin Miraglia
In via Vignatagliata 79 c’è solo una porta chiusa. Anonima, se non per la lapide commemorativa affissa nel 2002, che ricorda la sfida che questo edificio affrontò: essere una scuola ebraica durante la stagione delle leggi razziali. Prima della guerra impiegata come scuola materna ed elementare, e durante la stagione delle leggi razziali fulcro di tutti coloro che furono espulsi dalle scuole pubbliche a qualunque titolo vi partecipassero e in ogni ordine e grado.
Proprio di questo si è parlato ieri mattina nell’aula magna della facoltà di Economia a Ferrara, davanti a una platea di studenti e non solo, in un incontro intitolato ‘La persecuzione antisemita e la partecipazione degli ebrei alla resistenza’.
Dopo i saluti del rettore Pasquale Nappi, che ha ricordato come da quella scuola siano passati studenti come Giorgio Bassani, Marcella Ravenna – docente di psicologia sociale presso l’università di Ferrara e figlia di un deportato ad Auschwitz – ha ricordato i momenti bui creatisi dopo l’emanazione delle leggi razziali e la vita quotidiana all’interno della scuola ebraica: “L’espulsione di studenti e insegnanti di religione ebraica dalle scuole – ha dichiarato -, colpì direttamente le famiglie ed il loro futuro che era appunto rappresentato dai bambini e dai ragazzi. Bambini e ragazzi che si trovarono all’improvviso ad affrontare una realtà sconosciuta e minacciosa”.
“Per tutti coloro che nel dopoguerra poterono raccontarlo – ha aggiunto la Ravenna -, l’espulsione costituì un’esperienza lacerante: sparirono gli amici, fu vietato l’ingresso in determinati ambienti, molte delle attività precedenti fuono soggette a restrizioni, in casa prevalse un clima di silenzio, angoscia e disorientamento”.
Subito dopo sono stati letti i dati sulla presenza ebraica a Ferrara durante la shoah: nel 1938 gli ebrei censiti furono circa 700; nel ’45 ne rimasero solo 200. Ai giorni d’oggi ne rimangono solo una settantina. Durante la lettura dei nomi dei docenti e degli studenti della scuola ebraica la professoressa si fa anche prendere da una comprensibile emozione.
La parola passa poi a Michele Sarfatti, direttore del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, il quale, prima di raccontare la sua esperienza lancia un monito ai ragazzi: “Quando sentite qualcuno, magari allo stadio o in qualsiasi posto, che insulta un’altra persona con termini quali ebreo o rabbino ricordatevi di ciò che è successo e prendetene le distanze, perché in lui la rabbia antisemita ha preso il sopravvento”.
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