Bondeno
26 Settembre 2012
La decisione del Comune a sostegno di famiglie e imprese nel post-terremoto. La Giunta fissa le nuove aliquote

Imu, un milione e 300mila euro di sgravi

di Redazione | 2 min

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Bondeno. Un messaggio forte e chiaro per attività produttive e prime abitazioni, nella definizione delle aliquote Imu. Almeno per il 2012 e il 2013, in attesa di capire anche gli effetti che avranno i tagli della “spending review” del governo. “L’Amministrazione ha voluto tutelare le attività produttive (industria, artigianato, commercio, agricoltura, con quest’ultima che ha subito la siccità, oltre al sisma), ed anche i possessori di prima casa nelle decisioni assunte per l’Imu – spiega il sindaco di Bondeno, Alan Fabbri –. La cassa depositi e prestiti ci ha concesso di ritardare la rata dei mutui per 1milione e 300 mila euro sul bilancio del 2012 – conferma il sindaco Fabbri – che rimarranno nelle casse comunali: il principio che ci ha mosso è stato quello di utilizzare questi soldi per venire incontro ai cittadini, per l’imposta sulla loro abitazione di residenza, cioè la prima casa, e le attività produttive, per sostenere il lavoro, in questo momento di crisi aggravata dalle conseguenze del sisma. Avremmo potuto utilizzare queste risorse per la salvaguardia dei conti del Comune, ma riteniamo che questi soldi, che sono della gente che produce e paga le tasse, debbano essere ridistribuiti equamente sul territorio. E’ un messaggio forte che intendiamo lanciare, affinché sia tutelato prima di tutto il lavoro, per quello che il Comune può fare in tal senso”.

Questo, almeno, per i primi due anni, in attesa di sapere cosa deciderà il governo per i trasferimenti agli enti locali. Un milione e 300mila euro, dunque, che il Comune di Bondeno utilizzerà per calmierare le aliquote Imu per cittadini e imprese, dopo che la Giunta guidata da Alan Fabbri ha definito nei giorni scorsi i dettagli della nuova Imposta Municipale propria (meglio nota come Imu). “In pratica, per due anni il Comune manterrà le aliquote più basse, rispetto al resto del territorio”: sulla prima abitazione, lo 0,4, fissando allo 0,8 la quota per aree fabbricabili, imprese e laboratori artigiani; allo 0,78 per i terreni agricoli, mentre pagheranno di più banche ed istituti di credito e assicurativi (1,06) e i proprietari di seconde case (0,99). Secondo il principio che pagherà di più chi possiede più. Giovedì sera, regolamento, aliquote e detrazioni sulla nuova Imu passeranno dal consiglio comunale, che dovrà dare il via libera definitivo.

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