Nel corso di un pattugliamento a largo raggio in zona stadio di squadra mobile e ufficio prevenzione generale della questura di Ferrara, è stato arrestato Stanley Olaye, 25enne nato in Nigeria.
Alle 22 di giovedì scorso l’equipaggio l’aveva notato all’altezza di corso Piave in compagnia di un ragazzo. I due camminavano sul marciapiede (il primo aveva la bicicletta a mano). All’altezza dell’incrocio con via Vittorio Veneto, nel momento in cui i due stavano per separarsi, gli agenti, che avevano seguito le loro mosse, sono usciti allo scoperto.
Al momento del controllo il ragazzo, preoccupato, ha gettato a terra l’involucro di cellophane nero appena ricevuto. Una volta recuperato, i poliziotti hanno appurato che all’interno di erano circa due grammi di marijuana. Nel frattempo è stato bloccato l’altro uomo per evitarne la fuga.
Il cliente, che non aveva ancora fatto in tempo a pagare il suo fornitore, ha confermato di aver ricevuto la droga dallo straniero, incontrato a suo dire per caso in quel quartiere.
Il pusher è stato quindi arrestato nella flagranza di tale cessione.
Olaye, in Italia dal 2010 proveniente da Lampedusa, risultava aver richiesto lo status di rifugiato politico, negato dalla Commissione competente; tuttavia, avendo presentato ricorso tramite il suo legale nei confronti di tale provvedimento, sino a quando non scadono i termini del ricorso lo straniero ha diritto di rimanere in Italia.
Il 25enne era solito portare al seguito esigue quantità di marijuana proprio per evitare l’arresto che poteva essere effettuato solo in caso di flagranza nella cessione. In caso di semplice controllo avrebbe sempre potuto dichiarare agli operatori di polizia di essere un assuntore, circostanza credibile data l’esiguità della sostanza. Davanti al giudice ha patteggiato 8 mesi e 2000 euro di multa. Dopo la condanna è stato rilasciato perché incensurato e regolare.
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