Bondeno
31 Agosto 2012
A Burana il sindaco di Bondeno fa di nuovo il punto della situazione a tre mesi dal terremoto dopo un incontro con Errani

Fabbri: “Altri edifici pericolanti da abbattere”

di Redazione | 4 min

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“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Burana. Si conclude a Burana, il secondo ciclo di incontri nelle frazioni della Giunta di Alan Fabbri. Arrivata nei locali della Sagra dello storione con gli assessori Marco Vincenzi ed Emanuele Cestari, i dirigenti comunali Paola Mazza, l’ingegner Maria Orlandini e l’architetto Fabrizio Magnani. Fabbri ricorda le 4500 richieste di verifica dei cittadini e le 1700 ordinanze di inagibilità degli immobili del territorio, con mille persone tuttora fuori dalle proprie case.

Parla dell’ordinanza numero 26, che regola la messa in sicurezza e le opere sui municipi, dei danni al patrimonio pubblico; ingenti, con una sola chiesa agibile su tutto il territorio comunale: a Burana, le funzioni vengono celebrate in una tensostruttura della Caritas.

Dal pubblico ascoltano numerosi cittadini, con presenti anche il presidente della consulta, Sergio Micai, il consigliere comunale Lorenzo Berlato e quello provinciale, Fabio Bergamini, ed il presidente del Burana, Alfio Gavioli. Fabbri parla del milione e 200mila euro investito per rimettere in sicurezza e consolidare le scuole: ieri (per chi legge) “era in programma un incontro con il commissario Vasco Errani, per cercare di capire se l’inizio dell’anno scolastico slitterà oppure no – rivela Alan Fabbri -. Secondo me, la riflessione che deve accompagnare gli amministratori ed i cittadini è una presa di coscienza che ci faccia comprendere che siamo in un territorio sismico e che le costruzioni pubbliche e private si basino su parametri prestabiliti, limitando il più possibile i danni. Molto spesso, al di là della struttura, non si aveva la consapevolezza della gestione di un fenomeno del terremoto (nelle scuole come in altri edifici pubblici), ed il nostro intento – ha proseguito il primo cittadino – vuole far sì che vi sia una gestione dell’emergenza terremoto anche da parte del personale. Abbiamo voluto verificare nello specifico la situazione delle scuole, grazie ad un incarico dato ad ingegneri strutturisti, i quali hanno sviluppato i progetti che ora si stiamo attuando. Essendo un territorio che si attendeva un fenomeno alluvionale e non sismico, dobbiamo invece cercare di cambiare questa nostra modalità di pensare”.

L’Amministrazione rassicura anche sulla vicenda dell’ospedale Borselli, ricordando l’impegno preso dall’assessore regionale alla sanità, Carlo Lusenti, che ha riconfermato (al di là delle possibilità di recuperare la struttura) il piano previsto per l’ospedale varato in conferenza sociosanitaria lo scorso febbraio; con un sostanziale aumento delle prestazioni ambulatoriali. “Il nostro punto di vista è di riconfermare i servizi esistenti pre-sisma – dice Fabbri – aumentando le prestazioni poliambulatoriali, concentrando nel Borselli (o in un’altra struttura se non sarà recuperabile; ndr) le prestazioni erogate nell’Alto Ferrarese”.

Non viene dimenticata, assieme alle abitazioni e alle attività produttive, anche la parte monumentale: “E’ importante avere almeno un luogo di culto per ogni paese, al di là delle tensostrutture e ne abbiamo parlato con il presidente Errani. Non è stato possibile “puntellare” con i fondi messi a disposizione dalla Regione la Rocca Possente, che non mette a rischio la pubblica incolumità. Ma contiamo di ripristinare a prescindere questo monumento dell’Umanità, così come Palazzo Mosti, il cui costo di messa in sicurezza (di cui si potrebbero occupare i vigili del fuoco) è di circa 40mila euro”.

Sul lato sportivo (parlando in casa del Burana Calcio): “Stiamo gestendo gli interventi nelle palestre inagibili (quelle delle ex scuole medie) e l’attività sportiva-ricreativa dovrebbe essere garantita per il momento nelle palestre agibili di Ponte Rodoni e Pilastri”.

Una riunione nella mattinata di martedì ha riguardato l’intervento del Consorzio di Bonifica: “Si conta entro il 31 dicembre di ripristinare le opere danneggiate, con un intervento di urgenza, per cercare di assicurare che le acque defluiscano in modo normale, finanziando anche interventi straordinari, scongiurando fenomeni di allagamento possibili in caso di precipitazioni abbondanti”.

Capitolo abbattimenti: si sta dando seguito ad interventi di demolizioni su costruzioni che mettono a rischio la pubblica sicurezza e che non rechino danni di stabilità ad altri edifici attigui. “Stiamo cercando di salvaguardare il più possibile gli edifici del territorio – spiega Fabbri – ma in alcune circostanze non sarà possibile recuperare opere che, a malincuore, dovranno essere abbattute per la pubblica sicurezza”. Fabbri tranquillizza anche gli abitanti sul destino dell’ufficio postale di Burana, parlando di “un’équipe di verificatori che ha agito su tutte le province colpite e assicurando che non è arrivata al Comune nessuna comunicazione di possibili modificazioni nel numero degli sportelli postali.”

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