Bondeno
30 Agosto 2012
Niente fondi per le abitazioni agibili ma danneggiate dal terremoto. Per le scuole assegnati tutti i lavori

Bondeno ha il record dell’inagibilità

di Redazione | 5 min

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Ponte Rodoni. Riparte da Ponte Rodoni il giro per le frazioni della giunta Fabbri, conclusosi martedì sera a Burana. Un incontro, quello del bar del Palacinghiale, servito a fare il punto sul terremoto a circa tre mesi dal sisma.

Si è trattato della gestione dello stato d’emergenza, terminato formalmente il 27 luglio, ma anche degli interventi successivi: dell’emanazione delle ordinanze, della messa in sicurezza del patrimonio e del consolidamento dei plessi scolastici.

Il sindaco Alan Fabbri ha parlato ai cittadini affiancato dall’assessore al bilancio, Emanuele Cestari, e dai dirigenti tecnici del Comune: la dottoressa Pesci, la dirigente socioscolastica Paola Mazza, l’ingegnere Maria Orlandini e l’architetto Fabrizio Magnani.

Fabbri ha ricordato le 4.500 richieste dei cittadini: 208 richieste nella sola Ponte Rodoni, con 144 schede Aedes redatte. A circa il 46% delle verifiche compiute nella frazione è seguita la dichiarazione di inagibilità. Si è arrivati a 1.700 ordinanze di inagibilità degli immobili del territorio, con mille persone tuttora fuori dalle proprie case. In alcuni casi l’inagibilità era indotta, come ad esempio per le sette famiglie che abitano vicino al campanile di San Giovanni. La sua messa in sicurezza, costata 27mila euro, ha consentito alle famiglie sfollate di poter rientrare nelle proprie case.

“Non siamo stati eccessivamente sotto i riflettori, ma siamo in provincia il Comune con il maggior numero di ordinanze di inagibilità. L’indotto colpito dal terremoto dell’Emilia è pari al 2% di quello nazionale – dice Alan Fabbri – e siamo in una situazione di transitorietà di molte aziende. Le imprese attendono una grossa mano da parte del governo centrale e della Regione, cui va dato atto di aver ottenuto risultati importanti”.

Fabbri  ha partecipato lunedì all’ennesimo incontro con il commissario straordinario, Vasco Errani, ma parla anche degli accordi raggiunti con le agenzie immobiliari e i costruttori, “che ci stanno permettendo di gestire con il concorso dell’Acer una settantina di abitazioni private”, attraverso una modalità di locazione prevista dall’ordinanza numero 26 del commissario.

“Sono trascorsi solo tre mesi, ma stiamo gestendo già molti aspetti di concerto con il commissario Errani”. I fondi verranno utilizzati per il momento per le strutture inagibili, fino all’80% del costo ammissibile per le Aedes di tipo B e C. “Ci sarà una lista delle banche accreditate, da parte della Regione, per gestire i contributi sui danni a seguito degli interventi legittimati. La banca gestirà lo stato di avanzamento dei lavori, detto Sal. Gli interventi saranno sia di ripristino delle lesioni dell’edificio sia di miglioramento sul piano del consolidamento” ha spiegato il primo cittadino.

 La garanzia dei contributi è allo stato attuale dal 1° gennaio – 8,5 miliardi di euro complessivamente -, ma non si escludono accordi con le banche in convenzione con la Regione, che possano consentire di liberare risorse per una procedura che rischia di diventare piuttosto lunga, anche a causa dei controlli necessari per evitare infiltrazioni mafiose nell’iter di ricostruzione.

A differenza del terremoto dell’Abruzzo il decreto non prevede al momento risorse per le abitazioni dichiarate agibili, pur danneggiate dal sisma. Assegnati anche tutti i lavori relativi ai plessi scolastici del territorio. “Fra 8-10 giorni – ha sottolineato Fabbri – riusciremo a capire fino a dove siamo arrivati e comportarci di conseguenza per la riapertura delle scuole, per la quale non si escludono slittamenti da parte delle altre istituzioni”.

Fra le notizie comunicate dall’Amministrazione a Ponte Rodoni, anche quella della parte scolastica lesa dal terremoto, pur in modo non sostanziale, per la quale tutti i lavori di consolidamento dei plessi del territorio matildeo sono già stati assegnati. L’ultimo consiglio comunale ha stanziato 1milione e 200mila euro: a Pilastri, la scuola verrà però abbattuta nelle prossime settimane, in quanto non agibile e non più recuperabile, e verrà sostituita da un’opera prefabbricata.

“Le scuole, dalla fine di maggio, sono state verificate puntualmente – ricorda Fabbri -. Un  team di ingegneri strutturisti è stato incaricato di verificare in modo puntuale tutti i plessi e, ad oggi, tutti i lavori sono stati assegnati”.

Rimane un piccolo ritardo, dovuto alla riassegnazione del bando per la costruzione del prefabbricato di Pilastri, da parte della Regione. “Contiamo di capire quando sarà il momento della riapertura, verificando a breve la situazione dei lavori – dice l’assessore alla scuola Francesca Poltronieri – a meno che non vi sia uno slittamento (possibile) dell’inizio dell’anno scolastico, disposto dal Commissario regionale, per poter lavorare tranquillamente e favorire la messa in sicurezza delle nostre scuole”.

Praticamente, tutti i plessi (asilo nido e materne incluse) verranno ritoccati e consolidati. Un percorso che è stato fatto assieme alle scuole paritarie parrocchiali. “A breve riusciremo a capire fino a dove siamo arrivati e comportarci di conseguenza per la riapertura delle scuole, informando i genitori tempestivamente”.

In quanto agli impianti sportivi “le palestre delle ex scuole medie risultano attualmente inagibili – dice Fabbri – e questo significa che anche le società sportive dovranno utilizzare altri plessi: il Palacinghiale, come la palestra di Pilastri. Le prossime ordinanze si occuperanno anche di questo. Contiamo di gestire nei prossimi mesi con serenità un problema estremamente complesso, come questo post-terremoto, che implica anche aspetti economici e sociali”.

Dall’inizio del nuovo anno scolastico, inoltre, la navetta del trasporto pubblico urbano, collegherà solamente la stazione ferroviaria al Centro Studi superiore di Bondeno. “Eventualmente – dice Poltronieri – in linea con quanto peraltro già condiviso con il Consiglio Comunale all’unanimità, per garantire uniformità nel trattamento economico a tutti gli studenti dell’Istituto Comprensivo T. Bonati, se ci sarà una richiesta da parte di utenti delle Scuole Medie, valuteremo di potenziare l’attuale servizio di  trasporto scolastico.”

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