M5S, è Casaleggio il padrone
Il M5S è nato certamente come esperimento. Lo sapevamo tutti ed è stata la sua portata innovativa ad avvicinare migliaia di persone alla politica. Gli ingredienti sono la genialità di Beppe e la chiarezza del messaggio rivoluzionario. L’impegno e l’abnegazione di chi ci ha creduto, hanno fatto il resto. L’impianto del non statuto è elementare, attraente, e la democrazia diretta ne costituisce il nucleo. Il progetto M5S ha come pilastro lo scopo di costruire la democrazia diretta dentro al Movimento e nella società. Gli indirizzi ed il governo del M5S sono nelle mani degli utenti della rete. Uno vale uno, chi non partecipa vale zero.
Eppure dal 2009 ad oggi (sono trascorsi quasi tre anni) passi in avanti nella direzione promessa ai cittadini, non ne sono stati fatti. Ci sarà un motivo? Se economico, facciamo subito una colletta: 10 euro a testa e vengono fuori cifre da capogiro. Qualcuno a Rimini lo aveva proposto.
No, non è un problema economico. Casaleggio vede la democrazia diretta come un problema per il suo strapotere ed uno ostacolo per il fine ultimo, quello che noi non conosciamo. Grillo gli ha delegato tutto. E’ lui oggi il padrone del Movimento. Caccia chi vuole, detta nuove regole, scrive post politici, dà ordini ai sindaci. Casaleggio attualmente regna e la maggior parte degli eletti e dei cittadini cinque stelle tace, apparentemente sazia delle aspettative elettorali, ma soprattutto intimorita dalla strategia “colpire pochi per educare gli altri”.
Questo è il problema del Movimento e, per il potenziale di cambiamento di cui è portatore, anche per il paese.
Valentino Tavolazzi