Aspettava solo il permesso di costruire e, dopo tanto tempo credeva che fosse tutto pronto. E così gli era stato prospettato dal geometra privato al quale si era affidato. Peccato che le firme fossero false e che la pratica fosse ferma al punto di partenza.

È stato denunciato per falso in scrittura privata un geometra ferrarese che nell’aprile del 2006 era stato incaricato da un privato di effettuare le pratiche di progettazione e la direzione dei lavori in un suo fabbricato adibito a capannone. I lavori però andavano a rilento e il proprietario si informa in Comune sulla trafila della pratica. È qui che viene a sapere che il geometra non aveva mai dato inizio ai lavori, perché l’immobile risiedeva in un’area soggetta a vincolo paesaggistico e il relativo permesso di costruire era scaduto.

Da una visione degli atti depositati a suo nome in Comune arriva poi l’amara scoperta: la firma apposta in un cinquantina di documenti non è la sua. O meglio, il nome e il cognome corrispondono, ma la grafia appartiene a un’altra persona.

Si arriva così alla denuncia, nel maggio del 2010. Il procedimento si incardina ma arriva la richiesta di archiviazione da parte del pm perché intervenuta la prescrizione. A quella richiesta il privato ha fatto opposizione attraverso gli avvocati Giovanni Scutellari e Giacomo Forlani, che ora chiedono il rigetto dell’archiviazione e la formulazione dell’imputazione coatta.

Il gip Monica Bighetti, al termine dell’udienza di ieri in camera di consiglio, si è riservata la decisione.