Economia e Lavoro
11 Giugno 2012
Confartigianato Ferrrara pretende risorse a fondo perduto

Il Decreto ricostruzione “impedisce di lavorare”

di Redazione | 2 min

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Acqua: Ferrara con la spesa media fra le più alte in regione

Ferrara è il capoluogo di provincia della regione con maggiori dispersioni nella rete idrica (40,2%) e con una spesa media per la bolletta dell'acqua fra le più alte per una famiglia, cioè di 587 euro rispetto alla media regionale di 517 euro (la media nazionale è pari a 478 euro), meno cara solo rispetto a Rimini (606 euro)

Giuseppe Vancini

Confartigianato Ferrara boccia il decreto per la ricostruzione, dichiara inutile la sospensione dei contributi ‘concessa’ dal Governo e pretende risorse a fondo perduto dallo Stato. Lo spiegherà domani a Roma il segretario generale Giuseppe Vancini nella audizione della Commissione Industria al Senato.

«Il decreto è inattuabile, va modificato – tuona Vancini – perché così com’è impedisce a chiunque di lavorare. Bisogna trovare una formula intermedia, capace di bypassare lo stallo dei 60 giorni previsti per gli eventuali emendamenti. Due mesi, qui, sono la fine. Il Governo – prosegue il segretario – deve trovare un percorso privilegiato almeno per quanti non hanno subito danni ingenti. Le imprese non possono essere poste tutte sullo stesso piano. Oltre al fatto – puntualizza – che qui zone franche non ce ne sono, si fa presto ad allargare di un chilometro l’area a rischio».

Vancini proporrà la necessità di interventi a fondo perduto da parte dello Stato. «Questa è una aspettativa imprescindibile. Il Governo deve essere chiaro sul ‘quanto’ e sul ‘quando’. Quanta parte degli oltre 2 miliardi di euro di risorse destinate alla ricostruzione andrà alle imprese? Quando arriveranno i primi 500milioni? Ce lo dica, non  può continuare a parlare di aiuti, genericamente, senza indicarci la destinazione precisa. Così non si riesce a fare alcuna programmazione, i lavoratori non possono fare affidamento solo sulla cassa integrazione, l’economia muore definitivamente. L’atteggiamento del Governo è ambiguo. Qui ogni giorno fa la differenza. É assurdo poi – prosegue -il fatto che si parli di aiuti scanditi in tre anni, quando l’emergenza è subito. Ancora più fuori luogo è la sospensione  del pagamento dei tributi per 60 giorni. Le aziende non se ne fanno nulla di un posticipo, soprattutto considerando che i rimborsi verranno pagati fra chissà quanti anni . I soldi – chiude Vancini – devono rimanere qui, dove servono».

Domani, a Roma, si terrà la Conferenza Nazionale di Confartigianato Imprese. Al centro del dibattito, saranno le misure per affrontare il terremoto.

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