Lettere al Direttore
13 Aprile 2012

Soldi alle chiese, lo stabilisce la legge

di Redazione | 2 min

Gentile Direttore,

visti i commenti dei lettori di Estense.com in merito alla destinazione di oltre 106mila euro (stanziamento relativo al 2011) per la manutenzione e la ristrutturazione di chiese e altri edifici religiosi cittadini, ci preme precisare che tale provvedimento non è discrezionale ma obbligatorio, pertanto l’amministrazione non può sottrarsi a quanto stabilito dalle disposizioni legislative della Regione Emilia Romagna.

Si ricorda che  la legge “Bucalossi” (1977) stabilisce che una fetta degli oneri di urbanizzazione secondaria sia destinata all’edilizia di culto e che alle regioni spetta il compito di dare indicazioni ai comuni.

La Regione Emilia Romagna ha dedicato specifiche disposizioni legislative alla disciplina urbanistica dei servizi religiosi ed alla materia del finanziamento dell’edilizia di culto, in particolare  con Delibera di Consiglio 849/1998 ha previsto che, annualmente, venga devoluta dai Comuni emiliani alle autorità ecclesiastiche competenti, una quota predeterminata dei contributi per opere di urbanizzazione secondaria.

La predetta deliberazione regionale disciplina inoltre gli adempimenti dei Comuni in ordine alla destinazione dei proventi sopra menzionati, stabilendo che il riparto della quota percentuale del 7% avvenga d’intesa con gli enti religiosi istituzionalmente competenti e che i contributi vengano destinati all’acquisizione di aree previste dagli strumenti urbanistici vigenti per chiese e altri servizi religiosi, ovvero al rimborso delle spese documentate per l’acquisizione di dette aree e, inoltre, ad interventi per la costruzione o il ripristino di attrezzature religiose, con particolare riferimento ai valori monumentali e storici (punto 2 “Adempimenti comunali e loro termini”), intendendosi per attrezzature religiose “gli edifici per il culto e le opere parrocchiali, gli istituti religiosi educativi ed assistenziali per bambini e anziani, le attrezzature per attività culturali, ricreative e sportive”.

Anna Rosa Fava, portavoce del sindaco del Comune di Ferrara

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