Ha 35 anni e un’esperienza invidiabile in fatto di palii. La contrada di San Paolo ha scoperto le carte e presentato ufficialmente il fantino che correrà in piazza Ariostea, l’ultima domenica di maggio, la corsa dei cavalli del Palio. E’ Virginio Zedde, detto “Lo Zedde”, che, come già da tempo si vociferava nell’ambiente, vestirà la casacca con i colori bianco e nero del rione. Zedde, che per distinguerlo dal fratello minore (anch’egli fantino) è chiamato anche “Zeddone”, è stato ospite nella sede di contrada sabato sera, per una cena assieme a tutti i contradaioli che ha permesso di conoscerne più da vicino carettere e determinazione.
Una voglia di vincere, quella di Virginio Zedde, che fa il paio con quella di San Paolo, dove dal 1987 manca una vittoria proprio nella corsa più prestigiosa. Ma lui, “Lo Zedde”, non si fa illusioni. Sa bene che correre a Ferrara non è impresa facile, vista l’esperienza e il talento degli avversari con cui si ritroverà a combattere. Ci sono però motivazioni che potrebbero fargli compiere l’impresa. La prima è proprio quella di poter gareggiare per una contrada alla quale la vittoria manca da parecchi anni. “E’ una delle sfide che apprezzo maggiormente”, ha rivelato Zedde. La seconda è la sua voglia di fasi valere per sperare di tornare a correre al Palio di Siena. “Sto cercando di rientrare in piazza del Campo – aggiunge il fantino – dove ho corso già sei palii e in tre occasioni ho sfiorato il trionfo, arrivando però secondo. Con quale contrada? Non so e non importa, ciò che conta per me è poter ritornare in pista a Siena”.
E riguardo alla pista, per chi lo ricorderà, Zedde è sempre stato uno dei primi a porre l’accento sulle condizioni ottimali che deve avere anche quella di Ferrara. In piazza Ariostea, più di una volta, non ha risparmiato critiche sulle condizioni del terreno, spesso andando contro anche alle opinioni dei suoi colleghi. “A Ferrara il terreno che costituisce il fondo è buono – dice – solo che da ormai alcuni anni poco pima del Palio piove, così da modificare tutto e costringere a smuovere la pista per asciugarla. Nel 2010 sono caduto, guarda caso. Bisognerebbe, se piove, utilizzare i teloni di copertura”.
Quest’anno, comunque, assicura che ci riproverà. Per regalare il trionfo a San Paolo. Senza presunzione però. “A me non piace – dice Zedde – alimentare eccessivamente le speranze di una contrada, quando si sa bene che poi ogni gara è imprevedibile e può accadere di tutto. I conti si fanno sempre alla fine”.
Anche perché, come detto, gli avversari saranno di altissimo livello. Come già anticipato anche su queste pagine (vai all’articolo), oltre ad Andrea Coghe ufficializzato da San Giovanni (figlio d’arte del noto Coghe), i nomi sono altisonanti: lòe indiscrezioni parlano di Giosué Carboni a Santo Spirito, di Antonio Villella detto “Sgaibarre” a Santa Maria in Vado, e di Alessandro Chiti detto “Voragine” a San Giorgio.
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