Scritta sull’autobus: “Magrebini ai forni”
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
Lo hanno sorpreso mentre - con fare sospetto - apriva il cancellino di un'area cortiliva di un'abitazione del centro, per poi entrare in un garage e rubare una bicicletta. È così finito in manette, con l'accusa di furto aggravato, un 30enne ferrarese già noto alle forze dell'ordine
Due gemelli di 18 anni sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale; uno dei due è stato inoltre segnalato per uso personale di sostanze stupefacenti. È il bilancio dei controlli quotidiani che, durante la giornata dello scorso 4 novembre, i carabinieri hanno effettuato nella stazione delle autolinee extraurbane di Copparo
Tper ha completato l'allestimento del sistema di videosorveglianza a copertura dell'intera propria flotta di circa 1.200 autobus in servizio nei bacini di Ferrara e di Bologna, una realizzazione finalizzata a migliorare gli standard di sicurezza a bordo e la qualità del servizio offerto ai cittadini
Il 10 novembre si costituisce Confcooperative Romagna-Estense. L’assemblea di fusione tra Confcooperative Romagna, 523 aderenti, e Confcooperative Ferrara con 89 cooperative, darà vita a una delle unioni territoriali più grandi d’Italia, sia per numero di cooperative che per estensione territoriale e comprenderà 4 province: Ferrara, Forlì̀-Cesena, Ravenna e Rimini
Migliaro. A un anno di distanza dalla prima istanza di fallimento, lo stabilimento dell’ex zuccherificio riavviala produzione. L’Agenzia per lo sviluppo Sipro ha comunicato l’avvenuta stipula del rogito con la società Arka Immobiliare di Carpi, che si occuperà di bonificare l’area e riprendere l’attività interrotta dalla Decotrain, grazie a un contratto d’affitto di ramo d’azienda. “Sono state valutate tredici proposte – spiega Marcella Zappaterra, presidente della Provincia di Ferrara – ed è stata scelta la migliore: quella che comprende non solo il riassorbimento di tutti i 34 dipendenti, attualmente in cassa integrazione, ma che si fa anche carico dei costi per bonificare il sito. Gli enti locali attualmente non avrebbero avuto risorse da impiegare in questa necessaria operazione di ripristino”.
Il calendario dei lavori prevede dunque una prima fase di pulizia e smaltimento dei materiali lasciati in superficie, al termine della quale riprenderà l’attività di ammodernamento dei vagoni ferroviari. “La decisione di proseguire il percorso interrotto è stata presa per accelerare i tempi di apertura – spiega il presidente di Sipro Gianluca Vitarelli -: se avessimo scelto di cambiare settore avremmo dovuto aspettare degli anni, perché sarebbe stato necessario chiedere l’autorizzazione a modificare il piano territoriale di coordinamento provinciale, il piano per la gestione dei rifiuti e ovviamente il piano comunale di Migliaro. Tutte le proposte pervenute erano comunque relative al settore dello smaltimento e del recupero di materiali”.
Arka immobiliare ha costituito ad hoc una società che si occuperà del sito, “Officine di Migliaro”, che ha già strutturato il piano industriale che verrà aggiornato e definito il 30 giugno. Da quando lo stabilimento sarà operativo, la ditta avrà un anno di tempo per reintegrare professionalmente gli ex dipendenti, per la cui formazione è stato garantito un investimento di 50mila euro.
Il sindaco Marco Roverati festeggia, ma con prudenza: “sono felice dei risultati ottenuti, senza l’intervento di Sipro si sarebbe dovuto procedere con l’asta e non ci sarebbero state garanzie occupazionali e ambientali. Tuttavia non ci sono per ora trend positivi nell’economia italiana, l’accesso al credito rimane problematico, e inserire una nuova azienda non sarà facile. L’impegno preso a Migliaro non è solo importante ma coraggioso, è andrà costantemente monitorato”. Vitarelli sul punto sembra essere più fiducioso e sottolinea le numerose garanzie fideiussorie e penali inserite a livello contrattuale, alle quali è stata aggiunta la clausola che impedisce l’ingresso in ruoli amministrativi degli operatori della precedente gestione Decotrain, e una clausola risolutiva per assicurare il rispetto completo dei programmi e dei criteri di lavoro stabiliti.
L’area dell’ex zuccherificio comprende complessivamente nove ettari di terreno: di questi sono stati ceduti per ora solo cinque, quelli relativi al vecchio complesso industriale, con il tunnel per lo smaltimento dell’amianto. Per gli altri quattro è stato firmato un preliminare di vendita. Se l’acquisto non dovesse perfezionarsi, specifica l’assessore provinciale alle Attività produttive Carlotta Gaiani, “potremmo proporre sul mercato un’area sicuramente attrattiva: essa infatti dispone sia della banchina fluviale collegata all’idrovia, sia del raccordo ferroviario”.
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