Cronaca
1 Dicembre 2011
Protagonista quest’anno il cinquantennio tra il 1864 e il 1914

Risorgimento e missioni nel Calendario Carabinieri

di Redazione | 3 min

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di Davide Tonioli

L’Arma dei Carabinieri torna a raccontare la sua storia tramite il Calendario Storico dell’Arma 2012. Se l’anno scorso si era scelto di ripercorrere il primo cinquantennio dell’Arma, quest’anno si sfoglieranno invece le immagini e gli episodi salienti del periodo tra il 1864 al 1914. Sono gli anni in cui il giovane Stato italiano crea una comune identità nazionale, e trova nei Carabinieri un forte punto di riferimento. Non a caso la copertina del Calendario 2012 raffigura un carabiniere con in mano il tricolore, davanti all’Assemblea Parlamentare che il 24 giugno 1864, in virtù dei servizi resi alla Nazione, concede il titolo di “Benemerita” all’Arma. “Un appellativo” afferma il Comandante Generale Leonardo Gallitelli nell’introduzione al nuovo calendario “che ha sempre impegnato la coscienza di tutti i Carabinieri, orgogliosamente consapevoli del dovere di onorare con il presente una impareggiabile storia di eroismo e di incondizionata dedizione al bene comune”.

Le immagini successive ci propongono scenari squisitamente risorgimentali accanto a interventi in caso di calamità naturali e alle prime missioni all’estero. C’è il terzo arresto di Garibaldi, ordinato dal re per evitare che l’eroe riuscisse nell’intento di creare una Repubblica romana. C’è la breccia di Porta Pia, raccontata per la prima volta da un luogotenente dei Carabinieri alla fidanzata, la Terza Guerra d’Indipendenza contro l’Austria, la dura repressione delle insurrezioni e del brigantaggio nel Meridione. Ci sono i soccorsi alla popolazione nel caso dell’epidemia di colera del 1884, dello straripamento del Tevere del 1870, del terremoto di Messina del 1908, ma anche delle ricorrenti alluvioni nel territorio ferrarese. C’è l’intervento a Creta durante il conflitto greco-turco, e quello in Cina, per tutelare gli interessi europei a fronte della rivolta dei Boxers. Ci sono anche episodi decisamente più lieti, come la nascita dei corazzieri in occasione delle nozze tra Umberto di Savoia e la Principessa Margherita, l’esordio editoriale della rivista “Il Carabiniere” (1872), la presentazione all’Esposizione di Belle Arti del quadro di Sebastiano de Albertis sulla carica dei carabinieri durante la battaglia di Pastrengo, la trasformazione dei Trombettieri in Fanfare delle Legioni e infine nell’attuale rinomata Banda dell’Arma. C’è persino spazio per la leggenda, nel calendario 2012, con l’episodio del raggio di sole comparso improvvisamente ad illuminare il tricolore appena donato da Umberto I al Comandante delle Legioni Allievi dei Carabinieri (1894).

Infine, la prima immagine dopo la copertina, che raffigura  un carabiniere accanto al sindaco, al parroco e al farmacista, le figure di riferimento cittadino per eccellenza dell’iconografia di fine ottocento. Quel riferimento che, garantisce il Comandante Provinciale Antonio Labianco durante la presentazione del calendario, non è mai venuto meno, che anzi si è rinnovato recentemente con l’istituzione del carabiniere di quartiere. Per questo, conclude il colonnello, con il Calendario dell’Arma dei Carabinieri “è come se in ogni casa ci fosse un carabiniere presente”.

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