Comacchio
13 Novembre 2011
La nave romana rinvenuta a Comacchio da tempo è in attesa di restauro

Fortuna Maris, dopo trent’anni l’oblio

di Redazione | 3 min

Leggi anche

La Regione investe 14 milioni in rigenerazione urbana: a Ferrara doppio riconoscimento

La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 14 milioni di euro per il potenziamento degli Hub urbani, destinati a interventi di riqualificazione e sviluppo in tutto il territorio regionale. Ferrara si distingue ottenendo il riconoscimento per due progetti: l'Hub del Centro Storico e quello dell'area Gad e via Bologna, entrambi finalizzati a rilanciare il tessuto economico e sociale della città

Violenza di genere: due arresti e una misura cautelare in 24 ore

In meno di ventiquattro ore, tra mercoledì e giovedì, i Carabinieri di Comacchio hanno eseguito un divieto di avvicinamento, tratto una persona in arresto in flagranza e successivamente eseguito – sempre a carico dello stesso – una misura cautelare in carcere

Panchina Ars et Labor. “Marchini uomo giusto al momento giusto”

"Noi ci siamo, eccome". Dopo le indiscrezioni delle ultime ore, il procuratore sportivo Davide Gurieri dell'agenzia Golden Ball di Sasso Marconi conferma la disponibilità dell'ex capitano biancazzurro Davide Marchini, da lui rappresentato, a sedere sulla panchina dell'Ars et Labor nel prossimo campionato di Eccellenza

Vigarano. Il Comune acquista il Polo scolastico

L'amministrazione comunale di Vigarano è diventata proprietaria del Polo scolastico ponendo, davanti al notaio, la firma che conclude quello che definiscono "un lungo e complesso processo che ha avuto il via 10 anni fa"

di Katia Romagnoli

Comacchio.  Dopo trent’anni l’oblio. Sono passati 30 anni da quando “Fortuna Maris”, la nave romana di età imperiale, destinata ai trasporti commerciali fluvio-marittimi, è venuta alla luce durante i lavori di scavo in un canale di scolo a Valle Ponti, nei pressi di Comacchio. Nel 1989 è stata trasferita in un padiglione del Museo di Palazzo Bellini, dove  tuttora è ospite, in attesa che vengano ultimati i lavori di restauro.

“Nel deposito di Palazzo Bellini non si vede mai nessuno – afferma Tiziana Gelli, consigliere comunale Pdl, che già nella precedente legislatura aveva presentato un’interpellanza sullo stato di salute della Nave Romana- e visto che negli ultimi anni non sono mai arrivate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici le relazioni periodiche concordate con l’amministrazione comunale, mi chiedo se non siamo arrivati ad un punto fermo”.

Gelli, ricordando che dopo la visita  effettuata da una delegazione comunale e coordinata dall’allora Soprintendente Luigi Malnati tutti i contatti si sono arenati, lancia così un appello al Ministro per i Beni Culturali, Giancarlo Galan e al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, invocando risposte certe. La visita in questione scaturì dopo la richiesta di istituire una Commissione speciale per la Nave Romana e proprio alla fine del 2008 l’interpellanza sottoscritta da Gelli insieme all’ex-consigliere Iginio Ferroni, approdò anche in Prefettura.

Rispondendo ai consiglieri e contestualmente al sindaco Cicognani, il prefetto Cesare Ferri all’inizio del 2009 forniva rassicurazioni circa lo stato di conservazione dello scafo, in quanto  “secondo le analisi effettuate da IVALSA-C.N.R., sede di Sesto Fiorentino, risulta che il guscio del relitto, contenuto in un contro-scafo stagno di vetroresina, è complessivamente in buono stato, anche se sarebbe opportuno portare a termine gli interventi iniziati”, precisava.

I lavori di restauro della nave, a più riprese avviati e sospesi, restano fermi per mancanza di finanziamenti governativi, così come è ancora in attesa di rinnovo la convenzione con la Soprintendenza relativa alla gestione del padiglione a cantiere di restauro. “Il rinnovo della convenzione figurava nella programmazione del Settore Cultura per il 2010 – spiega l’ex-assessore comunale Francesco Luciani – all’interno della quale si caldeggiava anche una maggiore frequenza ed efficacia di comunicazioni tra Soprintendenza e Comune”. Ma poi a marzo di quello stesso anno ci sono state le elezioni e “non è successo nient’altro – continua Luciani – ; in fondo la convenzione per il Comune rappresenta una spesa esigua, limitata alle spese correnti delle utenze”.

Cosa si può e si deve fare nell’immediato allora? “La Soprintendenza ha il pallino in mano – conclude Luciani – dato che la nave è di proprietà dello Stato e da assessore mi sono scontrato con un muro di gomma, quello dei tempi ministeriali lunghi. Il Comune può solo sollecitare quanto più possibile, perché la competenza del restauro resta in capo allo Stato”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com