Economia e Lavoro
10 Novembre 2011
Un riconoscimento ad uno dei migliori ambasciatori del Made in Italy nel mondo

Marinella, il re delle cravatte al Rotary

di Redazione | 2 min

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Il Rotary Ferrara est ha ospitato lunedì scorso 7 novembre, presso il ristorante Astra, sede sociale del Club, il noto imprenditore designer napoletano Maurizio Marinella. Marinella da oltre 90 anni è sinonimo di raffinatezza, ricercatezza e classe. E quell’eleganza, che fosse una cravatta o una camicia, ha arricchito nel tempo i personaggi e gli uomini che per oltre novant’anni si sono avvicendati nel negozio dal mobilio inglese di Riviera di Chiaia. Marinella è stato l’acqua di colonia di D’Annunzio, la cravatta del Principe Umberto di Savoia o di Luchino Visconti, il foulard di De Sica, la camicia di Onassis, e ancora, in un crescendo che l’ha visto assurgere negli ultimi anni a simbolo della cravatta nel mondo, quelle di Bush, di Clinton, di Mitterrand e di Kohl, per non dimenticare l’Avvocato Agnelli, Francesco Cossiga, Silvio Berlusconi e tanti altri nomi illustri.

Presentato ai numerosissimi intervenuti dal presidente del Rotary Ferrara est, avv. Gianni Polizzi, l’imprenditore napoletano si è soffermato in particolare sui presupposti che hanno determinato la rapida crescita dell’Azienda che, nata all’ombra del Vesuvio, ha ormai superato i confini cittadini, assumendo, nel campo della moda maschile, le dimensioni e l’impronta stilistica di una vera e propria griffe. La lezione del nonno e del padre ha fatto di Marinella non una bottega, ma uno stile. Maurizio Marinella conferma: «La nostra è una storia di orgoglio non di ricchezza. Anzi, avevamo più debiti che crediti e mio padre un giorno mi disse: il primo piatto lo mangeremo sempre, il secondo è incerto, quindi continuiamo così, non dobbiamo mai cambiare». Lui si sente «un pezzo di una storia che continua». Due guerre mondiali, tre sistemi di governo liberale, dittatoriale e democratico, tutto cambiato e sconvolto ma Marinella rimane al solito posto per trasmettere il messaggio di bon ton. Marinella ha evidenziato come “ la creatività organizzata oggi possa risultare la migliore strada perseguibile per riuscire ad offrire soluzioni sempre più integrate per problemi sempre più complessi”.

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