“Chiediamo rispetto per i lavoratori in lotta di Romagna Ruote”. Il Partito della Rifondazione Comunista torna sulla vicenda dell’azienda di via Castelbolognesi, in amministrazione straordinaria la cui proroga è scaduta il 22 gennaio.
Il partito comunista esprime “ancora una volta la propria solidarietà nei confronti dei lavoratori di Romagna Ruote che da ormai un mese e mezzo stanno presidiando con coraggio e determinazione il proprio stabilimento per difendere il proprio diritto al posto di lavoro”.
Il Prc giudica “assolutamente insoddisfacente la proposta presentata al Ministero, ma ancor più riteniamo vergognosa la totale assenza di trasparenza nelle trattative e l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori e dei sindacati”.
La proposta in questione è quella di una cordata di imprenditori che sarebbe disposta a rilevare l’azienda abbassando però il livello occupazionale da 195 a 85 unità. “A questo punto con la cassa integrazione scaduta il 22 gennaio – continua Rifondazione -, con un’offerta inaccettabile e con il rischio dell’apertura della procedura fallimentare, che potrebbe dare il via ad operazioni speculative, risulta necessario un intervento serio e immediato da parte dell’amministrazione comunale, che nonostante l’approvazione di un ordine del giorno in data 21 dicembre 2009, nel quale esplicitamente si assumeva l’incarico di “agire per invertire le dinamiche che oggi ne stanno caratterizzando l’evoluzione di prospettiva”, di fatto non è stata in grado di favorire una soluzione adeguata per la salvaguardia della totalità dei posti di lavoro e per il rilancio dell’attività produttiva dell’azienda”.
Il Partito della Rifondazione Comunista assicura che “appoggerà e sosterrà ogni iniziativa che i lavoratori decideranno di mettere in campo per continuare nella loro lotta in difesa del loro lavoro”.
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