Alan Fabbri: “I ragazzi di origine magrebina tendono a rifiutare le regole e l’autorità”
Se in Gad c'erano persone di etnia nigeriana “coinvolte in traffici e violenze”, ora ci sono i ragazzi magrebini a 'destabilizzare' la sicurezza di Ferrara
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La terza commissione consiliare ha discusso e approvato la delibera sul progetto di fattibilità che prevede la realizzazione di un hub all’interno del torrione affinché diventi un luogo strategico per la valorizzazione del luogo e del sito Unesco
La consigliera Anna Zonari, capogruppo de La Comune di Ferrara, ha depositato un question time per chiedere un aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto "Albero di Quartiere" e sul reale coinvolgimento della cittadinanza
La deputata del Partito Democratico Nadia Romeo interviene contro la riattivazione del progetto di ricerca di gas metano che coinvolge un’ampia area tra Polesine e Basso Ferrarese
La provincia di Ferrara risulta meno sicura rispetto allo scorso anno. Crescono le denunce per estorsioni, spaccio di droga, violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione e danneggiamenti. È la fotografia restituita dall'indagine de Il Sole 24 Ore sull'indice di criminalità delle province italiane
Derivati sì, derivati no. Lo strumento finanziario all’origine di uno degli attriti più forti tra maggioranza e Progetto per Ferrara – e in particolare tra Valentino Tavolazzi e l’assessore Luigi Marattin – torna a essere terreno di scontro. Questa volta a distanza.
A spulciare tra i documenti linkati sul sito della lista civica è proprio il membro della giunta Tagliani, che trova in un vecchio post, risalente al 23 febbraio del 2009 (vai alla pagina http://www.progettoperferrara.org/relazione-di-bilancio-2003-0223.html) un comunicato di Ppf, nel quale si ricorda come “già nel 2003, il candidato sindaco Valentino Tavolazzi, allora city manager del comune, aveva proposto soluzioni, a problemi che già esistevano e ai quali, ad oggi, non si è ancora posto rimedio”. Al documento allegato si trova la Relazione di bilancio datata 2003, che “sottolinea quanto le sue proposte contribuirono alla rottura con il palazzo”. Scorrendo le 15 pagine di analisi delle casse comunali, però, a pagina 1 si trova un’immagine dei derivati molto diversa da quella ultimamente descritta dal consigliere di opposizione: “Né vanno trascurate – scrive Tavolazzi – quelle leve fiscali che fino a qualche anno fa non erano disponibili, l’utilizzo dei prestiti obbligazionari, l’estinzione e la rinegoziazione dei mutui ed il ricorso ai “derivati” per ridurre il costo dell’indebitamento”.
Un concetto un po’ diverso da quel “capolavoro di finanza creativa concepito quando l’avvocato era vice sindaco” come viene descritto oggi il derivato. “È comodo – commenta Marattin – parlare bene dei derivati quando fa comodo e screditarli quando invece non servono più ai propri fini strumentali”.
Sempre ieri a Tavolazzi è arrivato un altro attacco da parte di un membro del Pd. Questa volta di diverso contenuto e spessore. Lo denuncia lo stesso consigliere in una lettera inviata alla stampa: “Enrico Balestra, consigliere comunale del Pd e presidente provinciale Uisp, intervenendo nel blog di Progetto per Ferrara (http://www.progettoperferrara.org/il-pd-blinda-il-presidente-del-consiglio-0922.html#comment-3168), in merito alla proposta di modifica dello statuto avanzata dal nostro consigliere Valentino Tavolazzi, ha così commentato l’iniziativa: “..la cambia in corsa (ndr la proposta) con un’appendice che solo un ingegnere metecatto (ndr è scritto così!) e dirigista può concepire”.
Che l’“Enrico” del post messo all’indice sia proprio Balestra, è lo stesso consigliere comunale a confermarlo nel corso della stessa discussione, che prosegue poi con scambi tra il consigliere di maggioranza e gli attivisti della civica tutt’altro che amichevoli da un parte e dell’altra.
“Gli insulti di Balestra non meritano commenti – chiude Tavolazzi -: da soli bastano al lettore per valutare la consistenza di chi li ha proferiti e, spiace per il Pd, l’acume del partito che lo ha scelto come rappresentante”.
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