
Finale di Monopoli (Ba)
Coastal rowing è un nuovo modo di intendere il canottaggio dove certamente l’agonismo vuole la sua parte ma a emergere è soprattutto il rapporto canottiere-mare-natura, sempre più stretto e inscindibile.
In una nazione caratterizzata da oltre settemila chilometri di coste, il canottaggio costiero è un’ importante calamita per attirare nuovi utenti e potenziali interessati all’attività remiera.
Barche eclettiche, adatte ad un utilizzo agonistico ma anche alla pratica scolastica ed ai raid marittimi grazie ad indubbie qualità di stabilità ed alla caratteristica di essere auto svuotanti.
Ma non solo, il coastal rowing è anche un veicolo di promozione turistica per il territorio grazie alla possibilità di organizzare regate lungo il mare di tutta Italia e all’innata dote di trovare collocazione lungo tutte le spiagge.
La Federazione italiana canottaggio crede fortemente nello sviluppo del coastal rowing. E’ consentito gareggiare anche agli atleti juniores minorenni (17 – 18 anni) secondo il regolamento Fisa, a condizione che almeno il capitano sia maggiorenne.
E’ un’ importante novità fortemente voluta e conseguentemente approvata per dare un impulso significativo e compiere ulteriori passi in direzione della promozione di questa disciplina remiera dopo il successo dei Mondiali di coastal rowing disputati a Sanremo dal 16 al 19 ottobre 2008 ed in vista di quelli di Bari il prossimo 22 e 23 ottobre 2011.
Il coastal rowing nasce in Francia sul finire degli anni ’80 da un’idea del navigatore oceanico Gerard D’Aboville e sviluppata da una commissione tecnica di cui facevano parte il monegasco Jannot Antognelli ed il marsigliese Denis Masseglia, ora presidente della Commissione sport per tutti della Fisa.
Il punto di partenza è quello di realizzare barche idonee a reggere un mare formato con onda e vento e così sostituire le vecchie “yole” di legno.
Da scafi di ispirazione velica, si costruiscono così le “Yole de mer” ad uno, due e quattro vogatori con timoniere.
La diffusione avviene in un primo momento sulla costa meridionale della Francia: di qui, a macchia d’olio, sulla costa Atlantica e nelle colonie francesi d’oltreoceano. In Italia si parte nel 1996 grazie all’associazione Cips di Imperia e al sanremese Piercarlo Roggero, capace di risalire tutta la costiera atlantica.
Il profilo agonistico in Italia viene valorizzato dal sanremese Renato Alberti che incoraggia e promuove la partecipazione di equipaggi italiani alle regate in Costa Azzurra: è la Ficsf (Federazione italiana canottaggio sedile fisso) a organizzare la prima regata internazionale in Italia nel ponente ligure a Noli. Dal punto di vista agonistico, nel 2006 la canottieri Sanremo organizza la prima edizione dei Campionati italiani di coastal rowing abbinati a una regata internazionale aperta a tutti gli equipaggi stranieri. L’iniziativa si ripete nella riviera dei Fiori nel 2007 e nel 2008.
Proprio nel 2008, dal 16 al 19 ottobre, Sanremo ospita la seconda edizione dei Campionati mondiali di coastal rowing: in gara 485 atleti, 171 equipaggi, 110 società in rappresentanza di 16 nazioni (Croazia, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Irlanda, Italia, Principato di Monaco, Nuova Zelanda, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e Stati Uniti). Il profilo turistico viene lanciato in Italia ancora dalla Canottieri Sanremo, grazie all’opera di Onorato Lanza e del sostegno della Fondazione Carige: nella primavera 2008 viene ripreso e valorizzato dalla Canottieri Luino e dal suo presidente Luigi Manzo.
La prima apparizione di un ferrarese in questa specialità vede Andrea Pareschi nel 2007 fare parte di un equipaggio misto con altri tre vogatori della canottieri Ravenna alla regata internazionale “Challenge Prince Albert II” sulle acque della baia di Montecarlo. L’esperienza fu assolutamente casuale perché Pareschi venne chiamato per sostituire un atleta infortunato. Il risultato però non mancò perché il quattro si classificò primo e l’esperienza a dir poco ‘contagiosa’. Da quella regata, si può dire, cominciò l’avventura del coastal rowing a Ferrara. Nell’ottobre dello stesso anno, un equipaggio del Cus Ferrara (Cecchin, Braghiroli, Balboni, Savriè e Ballardini) tentò, con scarsa fortuna l’avventura dei Campionati mondiali di coastal rowing in Francia a Mandelieu. Da quel 2007, tanti sono stati gli atleti e le atlete ferraresi che si sono avventurati sui campi di regata tra onde alte fino a due metri. Ogni anno una rappresentanza estense è presente alla regata invernale di Montecarlo e sempre con almeno una medaglia d’oro. Nell’edizione dei campionati mondiali 2008, svoltisi a Sanremo, Pareschi conquista in finale un 21° posto. La settimana prima invece era stata la prima medaglia “rosa” nella storia del coastal ferrarese per merito del quattro di coppia femminile (Casadei Lisa, Pozzatti Laura, Marino Silvia, Mela Flora) giunte terze. Sempre Laura Pozzatti ai campionati italiani di Monopoli (Ba) l’anno dopo, 2009, conquista un ottimo quarto posto nella finale del singolo femminile assoluto. Questi in sintesi i risultati più importanti ma anche tante vittorie a regate promozionali disputate in mare e sui laghi (Arolo, Luino, Pallanza, San Benedetto del Tronto etc.). Purtroppo però, il coastal rowing è sport tecnicamente esigente e così da quest’anno alcuni atleti si sono organizzati per effettuare gli allenamenti direttamente in mare, sulle acque dei nostri lidi ferraresi cercando di ovviare all’assenza di moto ondoso della darsena o del Po. Presso la Lega navale italiana al Lido degli Estensi è infatti possibile praticare questo nuovo ed entusiasmante sport nautico. Nel 2012 poi, ci sarà la concreta possibilità di ospitare sui Lidi una delle tappe dell’Adriatica cup, trofeo di coastal rowing organizzato quest’anno su tre regate (San Benedetto del Tronto, Duino Aurisina e Lido di Classe). Una grande opportunità che lo sport ferrarese ed i lidi non possono certo farsi sfuggire. I prossimi impegni agonistici del 2011 con il coastal rowing vedranno impegnati atleti ferraresi alle due tappe dell’Adriatica cup, ai campionati italiani di Duino Aurisina il prossimo ottobre e sempre nello stesso mese a Bari per i Campionati mondiali aperti alla partecipazione societaria.
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