Eventi e cultura
14 Gennaio 2010
Il 28 febbraio apre “Da Braque a Kandinsky e Chagall”, poi in autunno toccherà a Chardin

Chiuso con successo Boldini, ai Diamanti arriva l’astrattismo

di Redazione | 10 min

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"Da Braque a Kandinsky e Chagall" , la locandina

Oltre 95mila visitatori tra il 20 settembre e il 10 gennaio hanno varcato l’ingresso del Palazzo dei Diamanti per godere delle opere esposte nella mostra dedicata ad uno dei più importanti maestri dell’arte figurativa, il ferrarese Giovanni Boldini.
All’incontro di presentazione del bilancio complessivo della mostra e della descrizione degli altri due appuntamenti in programma ai Diamanti (“Da Braque a Kandinsky e Chagall” dal 28 febbraio al 2 giugno; Chardin dal 17 ottobre al 23 gennaio 2011) sono intervenuti il sindaco Tiziano Tagliani, il vice sindaco e assessore alle Politiche Culturali Massimo Maisto, il presidente provinciale Marcella Zappaterra, Andrea Buzzoni e Maria Luisa Pacelli (Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea), Mario Canella (Ferrara Arte), Sergio Lenzi (Fondazione Carife). Soddisfazione per i risultati ottenuti, non solo dal punto di vista economico, è stata espressa da tutti i relatori. In particolare il sindaco Tagliani ha sottolineato come a fronte di “promesse di tagli ai bilanci della cultura oggi i fatti indicano che l’Amministrazione di concerto con gli altri enti e istituzioni del territorio ha preso una strada che viene percorsa con determinazione e convinzione e grazie al successo della mostra dedicata al Boldini consente di fare un nuovo investimento per la città”.
Cautela e pragmatismo sono le parole chiave utilizzate dal presidente della Provincia Marcella Zappaterra che ha ribadito la volontà di sostenere questo tipo di iniziative di importanza culturale ed economica, centrando sempre nuovi obiettivi condivisi.
Quello della stretta “concertazione tra ‘pubblico e privato’ – ha affermato l’assessore Maisto – è un modello nuovo che desideriamo oggi più che mai utilizzare e i risultati ci sono”.
Questo, in dettaglio, il bilancio della mostra “Boldini” recentemente conclusa, illustrato da Mario Canella, neo presidente di Ferrara Arte.

Boldini nella Parigi degli Impressionisti
Palazzo dei Diamanti, 20 settembre 2009 – 10 gennaio 2010
– La Mostra
Domenica 10 gennaio si è chiusa la mostra Boldini nella Parigi degli Impressionisti organizzata da Ferrara Arte, in collaborazione con le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, e il Clark Art Institute di Williamstown (Massachusetts), prestigioso museo americano che ospiterà la rassegna come seconda sede, segnando così il debutto di Boldini nel mondo museale d’oltreoceano.
Si è trattato di una mostra diversa dalle precedenti, tutte antologiche, che, concentrandosi su un periodo meno noto della sua carriera ma fondamentale per l’artista – il primo quindicennio trascorso a Parigi, dal 1871 al finire degli anni Ottanta, un periodo di ricerca e sperimentazione –, ne ha rivendicato per la prima volta l’importanza.

Questa mostra ha avuto anche un altro importante significato. Assieme al prezioso catalogo che l’accompagna – di cui Ferrara Arte ha curato la pubblicazione sia dell’edizione italiana che di quella americana –, l’esposizione si è configurata come un passo significativo verso la costruzione di una corretta filologia dell’opera di Boldini grazie allo spoglio di documenti mai presi in considerazione prima d’ora dagli studiosi dell’artista, come i registri del mercante parigino Adolphe Goupil; all’esame della corrispondenza ancora inedita che il pittore intrattenne con mercanti, artisti e importanti personaggi del tempo; così come allo studio di fonti a stampa dell’epoca mai consultate prima, quali ad esempio i cataloghi dei Salon parigini. Dalle ricerche effettuate sono emerse infatti novità importanti tra le quali: la sua precoce e inedita fortuna americana, prima che francese ed europea; la reale data di esecuzione di opere di rilievo; quando e dove espose alcuni dei suoi dipinti più celebri; con quali artisti ebbe rapporti: da pittori più tradizionali come Meissonier e Menzel, ad artisti d’avanguardia come Degas, Whistler e Sargent; e, infine, naturalmente, il confronto serrato che nel quindicennio preso in esame dalla mostra Boldini condusse con la pittura degli impressionisti.

Anche se la rassegna stampa dell’esposizione non è ancora disponibile, è possibile tracciare un primo bilancio della sua ricezione sui media. Si può dire che ha riscosso un ampio consenso da parte della stampa. Mi riferisco in primo luogo ai quotidiani locali, il Resto del Carlino e La Nuova Ferrara, che come sempre hanno dedicato alla mostra un’ attenzione costante. Forte è stato anche l’interesse della stampa nazionale e internazionale. Su quella nazionale sono apparsi numerosi impegnati articoli. Ricordo tra i tanti giornali che se ne sono occupati il Corriere della Sera, il Sole 24 Ore, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale, il Messaggero, l’Unità, la Gazzetta del Mezzogiorno e molti altri. Inoltre, è stata recensita anche all’estero, ad esempio sull’Herald Tribune, sul New York Times e sul Burlington Magazine e ciò malgrado la mostra avesse come seconda sede, dopo l’Italia, gli Stati Uniti.
La mostra ha richiamato infine anche l’interesse di radio e televisioni sia locali che nazionali, e si è vista dedicare numerosi servizi sui principali canali nazionali: da Rai Uno a Rai Tre, da Rai Radio Uno a Rete Quattro e a Canale Cinque, e a molti altri ancora.

– Com’è andata

a) Previsione: 70.000 visitatori.
Risultato: 95.805 , n. 25.805 presenze in più, in 113 giorni di apertura con una media giornaliera di 848 biglietti staccati.

b) Bilancio provvisorio: Preventivo – Preconsuntivo – Differenza

1) Costo della mostra: E. 1.610.477,30 – E. 1.639.119,54 – + E. 28.642,24

2) Entrate nette di mostra: E. 805.000,00 – E. 1.118.377,59 – + E. 313.377,59

3) Contributi e sponsorizzazioni necessari al pareggio del bilancio della mostra: E. 805.477,30 – E. 520.741,95 – E. 284.735,35

– Alcune informazioni
a)In mostra gratis: un buon risultato ha avuto l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale rivolta ai cittadini di Ferrara e provincia che, da domenica 20 dicembre a sabato 26 dicembre, dalle 17 alle 19, hanno visitato gratuitamente la mostra in 2.138.

b)Gli ospiti delle strutture ricettive: un altro numero significativo è quello dei clienti degli Hotel, degli Alberghi e dei Bed and Breakfast di Ferrara e provincia che hanno visitato la mostra con un biglietto a costo scontato e sono stati 2.924 pari al 3,05 % del totale del pubblico.

c)biglietto cumulativo mostra + Museo Boldini: un altro ottimo risultato giacché ne hanno usufruito ben 32.258 persone, pari al 33,67% del totale dei visitatori della mostra

d)Le settimane migliori: sono state, in ordine decrescente:
L’ultima settimana di mostra dal 3 al 9 gennaio con 11.785 visitatori
La penultima di mostra dal 27 dicembre 2009 al 2 gennaio 2010 con 9.954 visitatori.
La dodicesima settimana di mostra dal 6 al 12 dicembre con 7.821 visitatori

e)I giorni peggiori e quelli migliori: il peggiore è stato lunedì 28 settembre , quando a staccare il biglietto sono state 148 persone, e il migliore, domenica 10 gennaio con 3.071 visitatori.

Le interviste al pubblico (n. 5.403 )

a)La provenienza del pubblico: il 57,65 % è venuto dall’Emilia Romagna, il 42,35% dalle altre regioni italiane e dall’estero.
b)le prime in classifica: la città che ha dato più visitatori alla mostra è stata Bologna con il 21,95%, segue Ferrara con il 16,82 %, Modena 5,90%, Ravenna 4,68%, Milano 3,96%, Padova 3,18%, Rovigo 2,52% e Roma 2,50%.
E’ venuto a Ferrara appositamente per visitare la mostra?:
ha risposto sì il 67,91%
ha risposto no il 10,79%
ha risposto di essere di Ferrara il 16,82%
non ha risposto il 4,48%
c)come è venuto a conoscenza della mostra?:
19,75% pubblicità su quotidiani e riviste
12,47% articoli su quotidiani e riviste
8,88% sito internet della mostra
6,94% manifesti-locandine
16,19% depliant ricevuto a casa
10,35% grazie alla segnalazione di conoscenti

il giudizio sulla mostra è stato positivo per il 99,44%, negativo per lo 0,13%, non ha risposto lo 0,43%
d)il bookshop: un altro successo, l’ha giudicato positivamente il 95,02% e negativamente lo 0,46% , non ha risposto il 4,52%
un pubblico fedele: il 77,29% delle persone ha dichiarato di aver già visitato almeno una mostra al Palazzo dei Diamanti, mentre il 20,84% è venuto per la prima volta. Non risponde l’1,87%.
hanno visitato dei musei ferraresi :
il 58,32%
il 38,57% non ha visitato i musei ferraresi
il 3,11% non risponde
e)hanno intenzione di visitare i musei ferraresi :
il 73,3%
il 17,1% non è interessato
il 9,6 % non risponde
f)E in futuro? Alla domanda: desidera essere informato sulle nostre future iniziative? C’è chi ha risposto sì dimostrando l’intenzione di tornare (60,00%), chi ha dichiarato di ricevere già informazioni (18,42%) e chi non ha voluto lasciare il suo indirizzo (20,34%.). Non risponde l’1.24%.

Il Call Center Ferrara Mostre e Musei
Ad usufruire di questo servizio sono state 20.031 persone organizzate in gruppi, di cui: 12.540 adulti e 7.491 studenti delle scuole materne, elementari, medie e superiori.
Da sottolineare la grande e ottima affluenza delle scuole di Ferrara e Provincia con 4.534 studenti, mentre gli studenti delle scuole provenienti da altre città sono stati 2.957.
Nel dettaglio, gli studenti delle scuole superiori che hanno visitato la mostra sono stati 4.202, di cui 2.360 ferraresi; quelli delle medie 2.332 di cui 1.261 ferraresi; delle elementari 719 di cui 675 ferraresi ed infine quelli delle materne 238 tutti provenienti da scuole della città; da sottolineare dunque, per questa mostra, anche la notevole presenza di “giovani visitatori”.
I singoli visitatori che si sono avvalsi del Call Center sono stati 2.132, mentre coloro che hanno acquistato il biglietto on line tramite internet direttamente sul sito della mostra sono stati 1.045 , per un totale di 3.177 persone singole prenotate.
In totale le persone – singoli e gruppi – prenotate alla mostra di Boldini sono state 23.208
Le visite guidate prenotate alla mostra tramite il Call Center sono state n. 441 per un totale di 9.284 persone interessate, tra studenti delle scuole e gruppi di adulti.
Durante il periodo della mostra il Call Center ha prenotato 11.964 visite ai musei comunali, 40 alla Pinacoteca Nazionale e 478 al Museo Archeologico Nazionale, in totale ha effettuato 12.482 prenotate.
Notevole il numero di visitatori della mostra organizzati in gruppi che hanno prenotato l’ingresso anche per il Museo “G.Boldini” a Palazzo Massari, sono stati infatti 7.662.

E’ intervenuto nel corso dell’incontro di oggi Roberto Serra, presidente Consorzio Ferrara Arte e Natura, anche a nome di Ferrara Turismi (società di Ascom, rappresentata da Palmieri), da Ospitalità Estense (presieduta da Orlandini) e dalla Strada dei Vini e dei Sapori (presieduta da Ricci)
Questo il testo dell’intervento:
Per la prima volta, le offerte ricettive – i “pacchetti turistici” – proposte a Ferrara Arte avranno una presentazione unitaria. Dopo tanti anni si è arrivati ad un accordo e ad una totale collaborazione tra le sopra dette associazioni, da più anni presenti individualmente nelle brochure delle rassegne di Palazzo dei Diamanti. La rilevanza è a nostro avviso di primaria importanza per due motivi. La prima ragione è data dal fatto che i Privati non potevano esitare oltre in un momento in cui le Amministrazioni Pubbliche hanno cominciato a dialogare tra loro, hanno messo in campo sinergie, hanno individuato e condiviso il soggetto – Ferrara Arte – nel quale investire risorse pubbliche locali, incaricandolo del compito di organizzare Mostre di alto livello. Abbiamo voluto dare un segnale forte dando un immagine di offerta omogenea e più facilmente fruibile. Consapevoli che il social media marketing oggi è diventato un fattore determinante nel mondo della comunicazione, si sono poste le premesse per poter essere presenti anche in questo ambito. La seconda ragione è data dal fatto che la nostra iniziativa costituisce uno dei primi tentativi di commercializzare in modo unitario la città e provincia. Speriamo che tali forme di collaborazione possano portarci a condividere con gli altri attori la costruzione di un organismo di commercializzazione unico, il quale sia poi dotato del massimo delle risorse umane e finanziarie disponibili. Auspichiamo che le Associazioni di categoria si sentano coinvolte in questo percorso. Avremo occasione di ragguagliare la stampa, se interessata, di altri aspetti tecnici e più squisitamente commerciali. Si ringraziano tutti coloro che hanno operato a vario titolo per regalare alla città la Mostra di Primavera 2010, inaspettata e per questo ancor più gradita. Condividiamo l’ espressione del vicesindaco, il quale ha affermato pubblicamente che investire sulle Grandi Mostre oltre a rimarcare la valenza culturale della nostra città è da intendersi anche come un segnale di sostegno al settore del commercio e del turistico, settore quest’ultimo che potrebbe veramente rappresentare in futuro il fiore all’ occhiello dell’economia estense.

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