Sette medaglie per il Cus Ferrara ai Nazionali Universitari
Pioggia di medaglie per il Cus Ferrara nelle due giornate conclusive dei campionati nazionali Universitari svolti ad Ancona
Pioggia di medaglie per il Cus Ferrara nelle due giornate conclusive dei campionati nazionali Universitari svolti ad Ancona
Un affascinante viaggio nel tempo, domenica 1° giugno, ha riportato Copparo e la sua piazza agli antichi fasti della Corte Estense, per dare ufficialmente il via alla 46ª edizione del Palio
Settimana decisamente impegnativa per la sezione canottaggio del Cus Ferrara. Dal punto di vista agonistico 23 atleti del settore giovanile sono stati impegnati a San Giorgio di Nogaro (UD) in una gara interregionale dove i tecnici hanno provato nuovi equipaggi in vista delle imminenti gare nazionali
Cus Ferrara nuoto protagonista in liguria alla 50ª edizione della Cavri Sestri, gara federale di nuoto in acque libere sui 3 km, con partenza dalla celebre Baia del Silenzio
Sono arrivati a sirene spiegate i Vigili del Fuoco a Copparo, per spegnere l'incendio di un magazzino con annessa abitazione fuori paese, in via Alta, all'incrocio con via Lanternazza
Nella foto, da sinistra: Stefano Bena, Luca Capecchi, Cesare Butelli, Paolo Zamboni, Gabriele Rinaldi
Il progetto Brave Dreams (sogni coraggiosi) per il trattamento della sclerosi multipla ha un nuovo donatore: la Spal, che si farà carico del costo delle cure per il primo paziente (3.600 euro). La società, con il presidente Cesare Butelli, l’amministratore delegato Stefano Bena e il portiere e capitano della squadra Luca Capecchi, hanno incontrato oggi, presso la direzione generale dell’Arcispedale Sant’Anna, il direttore generale dell’Ausl Gabriele Rinaldi e il prof. Paolo Zamboni, ideatore del progetto di cura.
“Ringraziamo ancora una volta un’entità ferrarese che ha scelto di aiutarci – ha esordito Rinaldi – perché stiamo lavorando per arrivare a reclutare il primo paziente. Ci sono altri centri in Italia che desiderano prendere parte al progetto e questo è per noi un motivo di orgoglio. Va anche detto – prosegue – che il Servizio Sanitario Nazionale ha stabilito che nessuno, in Italia e all’estero, possa utilizzare il metodo Zamboni senza attenersi al nostro protocollo. Ci auguriamo inoltre che questa importante donazione faccia da apripista per altre società sportive”.
Qualche rammarico per non essere in grado di fare di più è però stato espresso dal presidente della Spal, Cesare Butelli. “Purtroppo, a causa della situazione sportiva nella quale la società si trova – ha affermato – non riusciamo a dare maggiore visibilità a questo importante progetto. Sappiamo che far circolare il messaggio è più importante di ogni altra cosa. Posso però promettere, fin da questo momento, di farmi promotore presso la Federazione di un’iniziativa che possa coinvolgere tutto l’ambiente calcistico”.
A valorizzare comunque l’impegno profuso dalla Spal ci ha pensato il prof. Paolo Zamboni. “Nel momento in cui vi esponete – ha detto rivolgendosi al presidente Butelli – fate in ogni caso qualcosa di grande. Questa partecipazione è un segnale fantastico”.
Lo stesso Zamboni ha quindi parlato brevemente del suo progetto Brave Dreams.
“È veramente un sogno coraggioso – ha spiegato – perché da adesso in poi non sarà più adottato un approccio esclusivamente neurocentrico nel trattamento della malattia. Buona parte della comunità scientifica è ormai d’accordo sul fatto che tutte le malattie neurodegenerative abbiano un aspetto che riguarda il sistema vascolare. Si potrà quindi aprire una nuova stagione per la ricerca”.
La parola è poi tornata al direttore generale dell’Ausl Rinaldi per le conclusioni. “In momenti come questi – ha ricordato – vogliamo che sia presente tutta la città e che l’attenzione sul tema rimanga viva e non si spenga”. Infine, non è mancato un accenno ai tempi. “La fase di reclutamento dei pazienti – ha dichiarato – dovrebbe partire entro l’estate. Non ci sarà il problema di trovarne il numero quanto quello di riuscire a scaglionarli nel tempo per poterli seguire tutti”.
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