Alberto Alberti

di Beatrice Barberini

Cento. L’ex vicesindaco Alberto Alberti si candida e si presenta in questa tornata elettorale per l’elezione del sindaco, alla guida della lista civica ‘Insieme per Cento’. Impegnato a proseguire la propria campagna elettorale, a contatto quotidiano con i centesi, Alberti intende proporsi per fare il ‘sindaco a tempo pieno’, per mettersi a disposizione della città e precisa: “Con i partiti e non per i partiti”.

A capo di una civica, significa per l’ex consigliere provinciale Alberti che “nessuna decisione politica sarà calata dall’alto, nessuna intromissione di ‘politicanti’ o di ideologie politiche lontane dal buon senso o che non abbiano come fine, il bene del nostro territorio”. Dopo la “battaglia che sta lacerando il centrodestra”, fatto che il candidato ritiene “fortemente improduttivo”, sarà ben presto necessario “una sintesi e un ridimensionamento delle candidature” pur rimanendo convinto di proseguo la propria corsa fino in fondo “qualsiasi sia il risultato”.

Mettendo in campo tutta la propria preparazione ed esperienza di amministratore, Alberti delinea poi i primi punti del programma. Partendo dalla proposta sulla Pandurera, che potrebbe divenire la nuova sede delle Poste, soluzione che comporterebbe un notevole sollievo per le casse comunali, il candidato si concentrerà sul drastico taglio delle consulenze esterne, eliminazione delle sprechi, dismissione del patrimonio comunale inutilizzato, riduzione della pressione fiscale e razionalizzazione della spesa. Cogliendo le sollecitazioni e le proposte giunte dalla piazza, “il mio ufficio” dice sorridendo Alberti, intende puntare sulla qualità e sull’efficienza dell’ospedale di Cento e dell’offerta sanitaria territoriale, sulla valorizzazione di Cmv quale “ricchezza su cui investire con un piano industriale” e delle frazioni quali “esempi eccellenti di aggregazione nella gestione degli splendidi centri sportivi”. Ritenendo la chiusura della scuola di Buonacompra “uno scandalo – sostiene poi il candidato della civica – un grosso errore in una frazione già oggi in crescita e che ben presto subirà un’impennata demografica vista la vicinanza al cesello autostradale, occorre fare attenzione ai plessi minori che rischiano la chiusura, in primis quello di Alberone. Per il capoluogo la compresenza di scuola paritaria e scuola statale nell’ampia struttura dell’ex Collegio Berti rappresenterebbe un enorme vantaggio economico, oltre a risolvere il problema scuole”.