Eventi e cultura
9 Gennaio 2010
Al Ridotto esordio del giovanissimo duo violino-pianoforte Bruzzo-Spinelli

Giovani note per Bach, Haydn e Beethoven

di Redazione | 2 min

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Nicola Bruzzo e Pasquale Spinelli

Esordio del giovanissimo duo violino-pianoforte di Nicola Bruzzo e Pasquale Spinelli oggi pomeriggio alle 17 al Ridotto, che riprende l’attività dopo la pausa natalizia.
Due tra i maggiori talenti musicali cittadini: Nicola Bruzzo allievo di  Felice Cusano e della Mahler Academy di Bolzano, Pasquale Spinelli di Andrea Passigli e di Enrico Pace all’Accademia di Pinerolo. Un duo formatosi inizialmente nella classe di musica da camera di Tiziano Mealli al Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara e negli incotri con Milan Skampa, Luca Bellentani e Cristiano Rossi.
Il pomeriggio si aprirà in chiave solista nel segno di Bach con il Capriccio sulla lontananza del fratello dilettisssimo, una delle pagine di musica a programma più mirabili nell’intera storia della musica occidentale, composto nel 1704 per la partenza del fratello Johann Jacob diretto in Svezia come oboista. Prosegue con la Ciaccona dalla Suite per violino solo in re minore: sessanta monumentali e complicatissime variazioni sul tema della celebre danza spagnola, in realtà, citando Johannes Brahms “un intero mondo di profondi pensieri e sentimenti fortissimi” dedicati a un “piccolo strumento”.
Dopo la pianistica Sonata in re maggiore Hob.: 37 di Haydn (due movimenti brillanti e spiritosissimi, separati da uno strepitoso Largo centrale, di profondità incommensurabile) la restante parte del concerto si annuncia tutta in duo: la compone la celeberrima Sonata per violino e cembalo obbligato in fa minore BWV 1018 e la chiude un altro capolavoro per della letteratura da camera, la beethoveniana Sonata per violino e pianoforte in Re maggiore Op. 12 n. 1. Dedicata ad Antonio Salieri costituisce, anche per il suo impegno formale, il primo importante riferimento nella produzione dell’autore per violino e pianoforte. Nella nuova scrittura concertante il pianoforte ha ormai definitivamente abbandonato il suo ruolo subalterno, in un significativo ribaltamento di prospettiva: lo strumento accompagnante non è più quello a tastiera, ma quello ad arco, stando al frontespizio delle edizioni a stampa delle stesse sonate beethoveniane. In realtà i due strumenti dialogano con pari dignità in tutti e tre i movimenti del brano, caratterizzati da una scrittura scrittura sempre serrata e incisiva.

Biglietti posto unico 8 euro, in vendita dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 a inizio concerto.

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