Esenzione Canone Unico per la ristrutturazione degli edifici colpiti dal maltempo il 22 luglio
Nanni (Pd): "Apprezzabile intervento del Comune" ma emerge "situazione complessa che richiede migliaia di risarcimenti e che richiede un forte impegno da parte del governo”
Un voto unanime in Consiglio comunale per l’esenzione dal Canone Unico Patrimoniale per le pratiche di occupazione suolo pubblico presentate ai fini del ripristino di edifici danneggiati dall’evento meteorologico del 22 luglio. Tutto il Consiglio vota in modo favorevole, ma non manca qualche polemica sulla scia dei ritardi del governo, da molti denunciati, nei ristorni per gli eventi catastrofici che hanno colpito l’Emilia e ancora prima la Romagna.
“Non andiamo a risolvere tutti i danni che hanno subito questi cittadini e queste imprese – dice Fornasini – però come Comune facciamo la nostra parte per esprimere un segnale di vicinanza per quanto riguarda le nostre competenze”.
“Ha detto bene l’assessore – conferma Davide Nanni (Pd) – tutti devono fare la propria parte” e “sicuramente è apprezzabile l’aiuto che il Comune può dare”. Però, anche a seguito dell’assemblea con i cittadini a San Bartolomeo con i consiglieri regionali Zappaterra (Pd) e Berganimi (Lega),”è emersa una situazione complessa che richiede migliaia di risarcimenti e che richiede un forte impegno da parte del governo”. “La regione – aggiunge Nanni – ha immediatamente chiesto lo stato di calamità” mentre “il governo ancora non ha stanziato le risorse che deve stanziare e senza queste risorse i Comuni e le Regioni non possono procedere ai ristori che i cittadini giustamente aspettano”.
La maggioranza comunale difende però l’operato del governo prima con Carità (Ferrara Cambia) che critica “l’intervento politico” di Nanni, poi con Fornasini che ritiene “troppo semplicistico chiedere al governo di mettere i fondi”. “Quanto stanzia il governo? – continua l’assessore – Nessuno oggi è in grado di dire quanto. Allora cosa facciamo giochiamo ai dadi? Prima dobbiamo sapere quanto il governo deve stanziare”. Prende quindi l’esempio della Romagna dove, a suo dire, “il governo in poche settimane ha stanziato 4,5 miliardi che stanno già iniziando ad arrivare anche grazie alla nomina di Figliuolo”.
Le cronache nazionali hanno però a lungo criticato il governo proprio sui ritardi, prima nella nomina del commissario poi nell’elargizione dei ristori. Lo stesso presidente Bonaccini non perde occasione per chiedere maggiore celerità al governo sui ristori non ancora arrivati dopo diversi mesi dall’alluvione in Romagna.