Affitti calmierati per gli immobili privati sfitti, Forza Italia vuole incentivare il commercio
Lunedì prossimo sarà protocollata la mozione che riguarda il sostegno ai proprietari immobiliari che accettano di applicare canoni ridotti e progressivi per agevolare l'insediamento di nuove attività
di Silvia Gangitano
Dopo le azioni che l’Amministrazione comunale per agevolare le imprese ha attivato bandi per l’insediamento e l’apertura di nuove attività commerciali in immobili comunali, come l’introduzione di un canone di locazione progressivo, Forza Italia propone di adottare un modello simile anche per gli immobili commerciali di proprietà privata.
“Vogliamo sollecitare il sindaco e la Giunta – afferma Fabrizio Toselli, coordinatore provinciale di Fi – a stare vicino ai commercianti. Aiutarli soprattutto nei primi anni dell’apertura, che è il momento più difficile, con un affitto calmierato e progressivo, è importante. Aprire i negozi in città è importante anche per un motivo sociale, in modo che i cittadini abbiano i negozi utili vicino a casa. Partiamo da Ferrara per poi spostarci anche negli altri comuni”.
Un’idea, quella di Forza Italia, che dovrà necessariamente coinvolgere i proprietari privati di locali commerciali sfitti, le associazioni dei proprietari immobiliari, di categoria e nonché la Camera di Commercio. Da parte del Comune si tratterebbe di attivare alcune agevolazioni, come riduzioni o esenzioni dalle imposte comunali, per quei proprietari che accettano di applicare un canone calmierato e progressivo per consentire l’avvio di nuove attività commerciali.
“I dati della Camera di Commercio – spiega Diletta D’Andrea coordinatrice comunale di Fi – hanno sottolineato che le persone che hanno aderito al bando hanno portato avanti la loro attività. Questo tentativo che è partito e ha dato già i suoi frutti è importante che venga replicato e per questo vorremmo che il Comune aiuti incentivando”.
“C’è culturalmente e socialmente necessità di negozi più piccoli – esplica Paola Peruffo capogruppo di Fi – in quanto ci sono tanti anziani che hanno bisogno vicino a casa dei beni di prima necessità. Le associazioni che seguono i proprietari di immobili pensiamo debbano partecipare a un tavolo di lavoro per stabilire un prezzo base, in modo da non tenere sfitti gli immobili e valorizzare la città e le frazioni”.