Il piagnisteo femminista e il 25 Novembre
Fa piacere che almeno una volta all’anno ci si fermi a riflettere sulla condizione femminile senza considerarlo un “piagnisteo femminista”,
Fa piacere che almeno una volta all’anno ci si fermi a riflettere sulla condizione femminile senza considerarlo un “piagnisteo femminista”,
Intervento di Paola Peruffo (FdI): "Ogni anno il 25 novembre ci costringe a guardare in faccia una verità scomoda: la violenza contro le donne non è un’emergenza, ma una condizione purtroppo radicata"
Dal Polo Chimico e dal suo "rinnovamento" passa "il futuro industriale di Ferrara". Così, sostiene La Comune di Ferrara, "di fronte a segnali preoccupanti, sospensioni produttive, delocalizzazioni e un generale indebolimento del sito, è necessario agire subito per evitare un lento e definitivo smantellamento di un ecosistema che da decenni sostiene economia, occupazione e identità del territorio"
"Quale pace per la Palestina?", probabilmente nessuna anzi, il cosiddetto Piano Trump potrebbe trasformarsi semplicemente in una diversa occupazione sotto l'egida di una "strana bestia"
Intervento di Leonardo Uba del Pd di Ferrara: "Ad Argenta questa misura è stata già attuata, perché non attuarla anche in tutta la provincia di Ferrara?"

Marcella Zappaterra e Marco Fabbri
“Chiediamo alla Giunta dell’Emilia-Romagna di destinare specifiche risorse del Fondo sociale regionale ai comuni delle aree interne, tra cui quelli del Basso Ferrarese”. Lo annunciano i consiglieri Pd ferraresi Marcella Zappaterra e Marco Fabbri.
Il Fondo sociale regionale, tramite una programmazione annuale, è destinato ai Comuni e Unioni di Comuni che utilizzano le risorse regionali per rafforzare gli interventi e i servizi sociali del territorio, in base alle esigenze e alle priorità che hanno definito con i Piani di zona a livello distrettuale.
“La delibera di ripartizione del fondo è stata pubblicata lo scorso maggio e riconosce 42milioni circa destinati al Fondo sociale locale dei Comuni per la realizzazione dei piani di zona. Di questa somma, – riportano Zappaterra e Fabbri – il 3%, pari a 1 milione 260mila euro, é specificamente riconosciuto ai Comuni montani”.
“La delibera, tuttavia, non fa alcun riferimento alle aree interne, aree specificamente individuate per legge che hanno caratteristiche molto simili a quelle montane: una fragilità sociale e demografica strutturale, servizi più rarefatti, infrastrutture più deboli” evidenziano i consiglieri regionali.
“Proprio per questo – spiegano – pensiamo che la delibera della Regione debba essere rivista, investendo risorse specifiche per le aree interne così come previsto per quelle montane. La Giunta regionale deve abituarsi a trattare l’area interna del Basso Ferrarese come le aree montane senza bisogno che noi ci mettiamo a spulciare tutte le delibere dopo la pubblicazione”.
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