Attualità
14 Settembre 2023
Duro commento del sindacato Flc Cgil di Ferrara: "Ancora svariati traslochi prima della soluzione definitiva che è merito della dirigente e dei lavoratori, non altrettanto dell'Amministrazione"

Per il Cpia nuova sede in Darsena, ma servono altri due mesi

di Redazione | 2 min

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L’ingresso del Cpia nella sede precedente

Il Cpia di Ferrara vede all’orizzonte una fumata bianca. Quasi. Il Comune di Ferrara ha infatti individuato al Darsena City i locali che potranno ospitare la scuola per adulti, dunque la situazione che tanto preoccupava i docenti della scuola dovrebbe trovare una definitiva sistemazione. Il problema è che per rendere disponibili i locali serviranno altri due mesi, ma le lezioni intanto iniziano. Dove è ciò che anche il sindacato Flc Cgil Ferrara sta cercando di capire.

“A quanto pare – riferisce il segretario provinciale del sindacato di categoria, Mauro Santi – si potrà aprire per un numero esiguo di alunni, al mattino presso la sede dell’ufficio scolastico, dove risiederà la segreteria e la dirigente fino a quando non sarà possibile traslocare presso la sede della Darsena, mentre i corsi pomeridiani e serali potranno invece essere tenuti, in virtù di una convenzione stipulata con l’Istituto Einaudi, nelle aule non utilizzate al pomeriggio di quest’ultimo istituto. Sono notizie dell’ultima ora, visto che la concessione dei locali di via Madama che dovrebbero essere della Provincia di Ferrara, e i locali dell’Istituto Einaudi sono stati resi in concessione solo un paio di giorni fa”.

I delegati sindacali del Cpia hanno inoltre segnalato a Santi che si sta alacremente lavorando per rendere utilizzabili i locali della Darsena, di cui alcuni potrebbero essere agibili anche il mese prossimo. “La dirigente che è arrivata il primo settembre direi che ha svolto un lavoro encomiabile per riuscire ad arrivare comunque a dare un servizio scolastico”, commenta Santi, che subito dopo aggiunge: “Non posso dire invece la stessa cosa degli attori che avrebbero potuto rendere più agevole questo percorso, che al momento prevede ancora svariati traslochi, alcuni fatti e alcuni in previsione, personale Ata in sofferenza per gestire l’utilizzo degli stessi locali tra realtà diverse e alunni (utenza della scuola) che nello stesso anno scolastico migrerà tra un posto e l’altro”.

“La richiesta di incontro che avevamo fatto a metà luglio, all’Amministrazione comunale, alla Provincia ed all’Ufficio Scolastico e che è stata disattesa – dichiara il segretario Flc – probabilmente avrebbe aiutato a dare, in parte, un quadro della situazione e permettere almeno all’Amministrazione comunale, che ha dovuto gestire tutto in maniera frenetica, di capire la portata del problema. Quindi, ancora una volta, grazie solo all’impegno personale di lavoratori della scuola e di amministratori, zoppicando, si riparte. Credo però che l’istruzione meriti meno proclami e più attenzione a tutti i livelli, compreso quello dei decisori politici, che lasciano i lavoratori dell’istruzione con stipendi da fame e invece di investire sul comparto pensano di sanare la dispersione scolastica a suon di bastonate”.

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