Attualità
1 Settembre 2023
Appello di una cittadina “per tornare a partecipare con passione ed entusiasmo alla vita pubblica”

Uscire dall’indifferenza

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Morti sospette all’ospedale di Argenta. Carcere per l’infermiere indagato

È stato portato in carcere Matteo Nocera, il 44enne infermiere indagato per le morti dell'83enne Antonio Rivola e della 90enne Floriana Veronesi, i due anziani che - lo scorso settembre - avevano perso la vita all'ospedale Mazzolani-Vandini di Argenta, dove erano ricoverati nel reparto di Lungodegenza Post-Acuzie Geriatrica Riabilitativa

Temporali. È allerta gialla nel Ferrarese

Allerta gialla per temporali in provincia di Ferrara. È quanto previsto dal bollettino pubblicato dalla Protezione Civile dell'Emilia-Romagna con validità dalla mezzanotte di domenica 13 a quella di lunedì 14 luglio

Caso Bibbiano. “Chi lo ha cavalcato per scopi elettorali, ora chieda scusa”

L'associazione "Dammi La Mano" di Ferrara, che da oltre vent'anni si occupa di affido, adozione e volontariato accogliente di minori, prende atto della sentenza sul cosiddetto "caso Bibbiano". Il Tribunale di Reggio Emilia ha infatti demolito l'impianto accusatorio che aveva alimentato per anni uno scandalo mediatico senza fondamento

Lutto nell’arcidiocesi. Si è spento don Raffaele Benini

Lutto nell'arcidiocesi di Ferrara-Comacchio. A 81 anni - nella giornata di sabato 12 luglio - è morto don Raffaele Benini. Ad annunciarlo, porgendo le più sentite condoglianze ai familiari del parroco, è stato l'arcivescovo Gian Carlo Perego

di Claudia Zamorani, cittadina di Ferrara

Quando il popolo si fa gregge, vuole l’animale capo, come insegna Nietzsche. In una società complessa, dove la gente fatica a orientarsi, chi offre risposte semplici funziona. Del resto il successo degli imbonitori è la cifra dalla diffusione dilagante dell’ignoranza, soprattutto dell’indifferenza, un anestetico prodigioso che spinge a rinchiudersi nella corazza stretta della propria solitudine, ad astenersi dalla partecipazione alla vita pubblica e alla vita tout court e a sopravvivere in qualche modo, in una tensione che unisce al tempo stesso cinismo e disperazione, a interessarsi esclusivamente al proprio particolare, all’orticello di casa.

Indifferenza sostenuta, dall’altra parte, da iniezioni massicce di anestetico, tutto purché non si pensi, purché si abdichi al pensiero critico, purché non si veda ciò che accade nelle segrete stanze del potere. Nella Napoli borbonica si diceva “feste, farina e legalità”: grandi spettacoli e impiccagioni pubbliche, per distrarre l’attenzione del popolo, mantenere il consenso e per dimostrare che il potere è in grado di garantire ordine e legalità.

E così via al dolce profluvio di eventi, musica, spettacoli, alle giostre, ruote panoramiche e ai cuoricini che nulla hanno da invidiare al paese dei balocchi, se non fosse che neppure la fantasia di Collodi è arrivata a immaginare di riempire di bagni chimici e di tanta bruttezza le piazze storiche e splendide della città, tra l’incredulità dei turisti che scappano via a frotte e nell’indifferenza delle Belle Arti, che non ti dà scampo se sbagli il pantone del muro di casa ma che non sente e non vede tanto scempio di alto bordo.

E poco importa se nel frattempo, tra una hit e l’altra, gli indicatori di ricchezza e di felicità della città vanno a picco, se il turismo annaspa, l’occupazione arretra, il commercio fatica, il lavoro scarseggia, il degrado si sposta ma non arretra, se i giovani scappano.

Poco importa se il sindaco a Ferragosto lancia diktat contro i centri di aggregazione giovanili, serrati a doppia mandata con ordinanza comunale che intima lavori urgenti e indifferibili entro 30 giorni, pena la chiusura ad libitum e pagamento delle spese.

Poco importa se cricche di amici dello sceriffo, nelle loro scorribande social, epitetano la senatrice Liliana Segre “vecchiaccia tatuata” o se paragonano gli immigrati ai granchi blu che infestano i nostri mari e che pertanto vanno sterminati e buttati in pentola.  

Siamo diventati indifferenti. Non c’è indignazione se non tra uno sparuto numero di sognatori. Tutto scivola tutto via come acqua fresca sul greto del fiume, mentre già fervono i cantieri del prossimo evento, e poco importa se per costruire i palchi si sbudellano polmoni di bellezza verde e di cultura. Il fine giustifica i mezzi nella città, Ferrara, che non persegue più il bene comune.

Questo è un appello di una cittadina per tornare a partecipare con passione ed entusiasmo alla vita pubblica, per tenerci informati, per uscire dal torpore anestetico delle giostre perché i balocchi sono belli, è vero, ma poi le luci si spengono e il trucco si scioglie e lo sguardo si posa inesorabile su ciò che rimane.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com