di Camilla Mondini
Sono passati tre anni dall’impennata delle adozioni avvenute in periodo Covid, quando il maggiore tempo a disposizione, o la voglia di portare a spasso il cane per ‘sfuggire’ al lockdown, hanno invogliato tantissimi italiani e ferraresi ad accogliere un amico a quattro zampe in famiglia. La pandemia (fortunatamente) è finita ed è tornata la normalità, con le complessità e le difficoltà che il virus ha lasciato, ma le famiglie avranno ancora voglia di adottare un animale da compagnia? Estense.com ne ha parlato con i gestori del canile e gattile comunali.
“Non c’è stato un incremento di abbandoni estivi, l’anno scorso – spiega Serena Fiorilli, titolare di Terre del Branco srl, gestori del canile comunale di Ferrara – abbiamo fatto 22 recuperi e quest’anno solo due o tre. La vera situazione preoccupante è quella delle rinunce di proprietà che hanno visto un innalzamento allarmante, non solo in estate ma negli ultimi anni. Un altro problema è quello delle ‘staffette’, animali che vengono trasportati dal Sud Italia nei nostri territori. Poco tempo fa nell’arco di due settimane ci siamo ritrovati con 38 cuccioli che a nostro avviso non sono cani che provengono dal territorio di Ferrara ma vengono portati dal sud. In questo momento il canile ospita circa 40 cani e nell’ultimo anno abbiamo fatto oltre 100 adozioni“.
“Le rinunce di proprietà sono aumentate sensibilmente a Riva del Po e nella zona di Baricella, comuni che noi definiamo caldi perché presentano il maggior numero di cani vaganti senza chip. – spiega Francesca Guglielmini, presidente della sezione ferrarese dell’associazione Lega del Cane – Nel comune di Baricella abbiamo ritrovato 8 cuccioli e per noi ha costituito un grosso problema sotto il profilo economico perché noi abbiamo 4 lavoratori dipendenti ma sono principalmente i volontari a contribuire alle spese. Sotto il profilo economico naturalmente questo ci mette un po’ in ginocchio perché la nostra prevalente entrata è quella che riguarda le convenzioni con i Comuni (escluso il Comune di Ferrara, ndr) che, nelle loro possibilità, ci aiutano con 1,89 euro più Iva al giorno per cane. Siamo convenzionati con 12 comuni del territorio, dove si è verificato un aumento spropositato dei recuperi, che risultano ancora più complessi quando ci troviamo davanti a ‘cani morsicatori’ che necessitano di un box a parte e di rieducazione prima di poterli reinserire in un contesto familiare. Per quanto riguarda le adozioni, sicuramente l’estate è il momento più complesso e in questi due mesi hanno visto una leggera frenata anche se gli 8 cuccioli che abbiamo recuperato recentemente sono tutti stati adottati tranne uno. Abbiamo una media di 6 adozioni al mese“.
La situazione è critica anche al gattile, come sottolinea Maurizia Zappaterra, titolare dell’associazione ‘A Coda Alta’: “Gli abbandoni di cucciolate sono tantissimi e anche di gatti anziani malati. In gattile abbiamo circa una trentina di cuccioli e altrettanti in stallo fuori, poiché, a causa della mancanza di posti ci risulta impossibile prenderli in carico. Abbiamo spazio per circa 80 gatti, con i recenti lavori realizzati dall’Amministrazione comunale fortunatamente abbiamo allargato gli spazi ma non possiamo permetterci assembramenti a causa del rischio di epidemie. Fortunatamente abbiamo tante volontarie che ci aiutano a salvare le cucciolate e allattare i cuccioli ogni tre ore di notte, insomma, un po’ come i neonati. In generale, in centro città troviamo cuccioli che sono recuperati dai motori delle macchine che dalla campagna vengono in centro, alcune sono abbandonate in centro ma la maggior parte delle cucciolate le troviamo nella prima periferia del comune. Gli abbandoni post covid sono notevolmente aumentati e spesso a causa della mancanza di fondi ci risulta difficile gestire tutti i gatti, soprattutto quelli malati. Siamo comunque contenti dei tassi di adozione, facciamo tantissime campagne di sensibilizzazione e i nostri numerosi volontari si occupano di sterilizzare i gatti randagi anche nelle colonie feline. Il nostro obiettivo è quello di aumentare la capienza del gattile, ci stiamo lavorando con l’assessore Balboni con il quale siamo molto in sintonia, lui è molto presente e risponde sempre ai nostri gridi di aiuto. Se qualcuno volesse adottare abbiamo 30 cuccioli disponibili”.
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