Goro
18 Luglio 2023
La specie alloctona è un flagello per la Sacca di Goro e si chiede una deroga a Regione e Ministero al limite delle sei miglia dalla costa per poterne catturare gli esemplari femmina che depongono le uova

Appello dei pescatori: “Pesca a strascico entro un miglio per ridurre il granchio blu”

di Redazione | 2 min

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Goro. Il granchio blu, ormai è risaputo, è diventato un flagello per l’intera Sacca di Goro e per pescatori e allevatori di vongole, che sono sempre più impotenti di fronte ai danni che questa specie alloctona sta provocando.

Per questo i pescatori lanciano un appello alle autorità competenti, Regione e Ministero, chiedendo di emanare urgentemente una deroga per la pesca a strascico, autorizzandola entro il miglio dalla costa: è l’unica arma a disposizione, dicono, per combattere questo disastro ambientale.

I pescatori raccontano che nel tempo il granchio blu si è fatto sempre più numeroso nella Sacca di Goro e, non avendo nemici naturali, ha prosperato cibandosi inizialmente di granchi con conseguenti danni per i pescatori delle prelibate ‘moleche’, poi attaccando anche le vongole appena seminate (i granchi blu scavano la sabbia e con le potenti chele spaccano il guscio delle vongole mangiandosi poi il contenuto). Intanto anche i pescatori da reti in posta, che calano per pescare i cefali, non possono più lasciare le reti calate, perché  gruppi di granchi vanno all’assalto e fanno strage del pesce, quindi sono costretti a calare e subito raccogliere le reti al volo, pescando comunque anche dei granchi blu di tutte le taglie.

“La conclusione – spiegano i pescatori di Goro – è il disastro totale per i pescatori e per il mare, stanno sparendo tutte le specie bentoniche, il granchio nuota velocissimo e prende di tutto, ma quello che è più facile per lui sono le vongole. La soluzione al momento non c’è, ma ci sono dei rimedi. I pescatori stanno facendo qualcosa, ma è poco rispetto alla quantità di granchi blu presenti in mare, in continuo aumento esponenziale. Attualmente i pescatori vanno nelle concessioni e pescano i granchi, ma qui dovrebbe intervenire la regione che è competente del demanio e della pesca”. Attualmente la legge italiana prevede che le barche da strascico debbano pescare oltre le sei miglia dalla costa, ma è proprio con la pesca a strascico – secondo i pescatori del territorio – che si potrebbe ridurre il numero dei granchi blu, a patto che si autorizzi in deroga la pesca a strascico entro il miglio dalla costa, cioè dove si trova la maggiore concentrazione di femmine che “fanno miliardi di uova e di piccoli che continuano a nutrirsi di vongole e di pesci”.

Un rimedio che consentirebbe di evitare “la fine di un sistema socio-economico e il crollo delle certezze di un territorio”.

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