Cronaca
7 Luglio 2023
La Procura ha aperto un fascicolo di indagine per fare chiarezza su quanto accaduto. È probabile che i reati ipotizzati siano omicidio colposo o morte in conseguenza di altro reato

Trovata morta in via del Turco. Autopsia, esami tossicologici e informatici per ricostruire le ultime ore

di Davide Soattin | 2 min

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Proseguono le attività degli inquirenti per fare luce sul giallo di via del Turco. Per ricostruire le ultime ore di vita di C.G., 47enne dipendente di un ente pubblico, trovata senza vita sul divano della propria abitazione, nel pomeriggio di martedì scorso, la Procura della Repubblica di Ferrara ha deciso di disporre gli accertamenti autoptici e tossicologici sul corpo della vittima, oltre che quelli informatici sul telefono cellulare.

A tal proposito, dopo aver ricevuto gli atti di indagine, nei prossimi giorni, la pm Isabella Cavallari conferirà gli incarichi ai propri consulenti a cui chiederà di approfondire le cause del decesso della donna, per cui ora – negli uffici di via Mentessi – è stato aperto un fascicolo di indagine in cui i reati ipotizzati, al momento contro ignoti, potrebbero essere omicidio colposo o morte in conseguenza di altro reato.

Due eventualità, queste, sui cui ora è ipotizzabile si stiano concentrando gli inquirenti, dal momento che nell’appartamento dove è avvenuta la macabra scoperta, i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno trovato anche degli stupefacenti che, se sommati ai lividi trovati su braccia e gambe della 47enne, potrebbero non escludere una correlazione tra il decesso e l’assunzione di droga.

Un aspetto, quest’ultimo, che dovrà essere chiarito con l’autopsia e gli esami tossicologici e, qualora dovesse venire confermato, ecco che la consulenza informatica sul telefono cellulare, potrà aiutare a capire se, come e da chi la donna era stata rifornita dello stupefacente e, ancora più importante, se in quei tragici istanti si fosse trovata in compagnia di qualcuno.

Nel mentre, in attesa che le operazioni vengano eseguite, il corpo della vittima resta custodito nell’istituto di medicina legale di Ferrara.

 

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