Spal
2 Luglio 2023
Una carriera ventennale tra A, B e C: la società biancazzurra punta tutto sull’esperienza di Mimmo Di Carlo per cercare il rilancio. Per lui già due promozioni in B con Mantova e Vicenza

Spal. Esperienza e solidità per la risalita: chi è Di Carlo

di Redazione | 3 min

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Domenico Di Carlo (a sinistra) e l’allenatore Francesco Guidolin (a destra) al L.R. Vicenza nella stagione 1994-1995

di Nicolò Govoni

L’era Fusco alla Spal inizia con un nome d’esperienza: sarà Domenico Di Carlo a guidare i biancazzurri nella prossima stagione, e la firma sul contratto fino al 30 giugno 2024 è attesa all’inizio della settimana; a lui spetterà l’arduo compito di risollevare la squadra dopo l’ultima, disastrosa annata.

Di Cassino, classe 1964, Mimmo Di Carlo inizia la carriera da centrocampista nel 1979 nella città natale, e da qui gira lo stivale tra Serie C1 e C2: Treviso, Como, Terni e Palermo, dove ottiene la promozione in C1 e la fascia di capitano. Nel 1990 arriva il trasferimento dalla Sicilia al Vicenza: Di Carlo rimane in biancorosso fino al 1999, collezionando 9 reti in 268 presenze e, soprattutto, divenendo una bandiera della città berica. Le soddisfazioni si susseguono, con la promozione in B nel ’93 e l’esordio a 29 anni nel campionato cadetto; poi l’approdo con il Lanerossi in A, agli ordini di mister Guidolin due anni più tardi, la vittoria della Coppa Italia nel 1997 e la semifinale di Coppa delle Coppe nella stagione successiva. Dopo la grande esperienza vicentina, Di Carlo vola a Lecce, e termina la carriera tra Livorno e Südtirol all’inizio del nuovo secolo.

La lunga carriera in panchina non può che iniziare a Vicenza, alla guida della Primavera. Da qui Di Carlo si trasferisce nel 2003 a Mantova, conquistando il doppio salto dalla C2 alla B, e sfiorando più volte la promozione in A. Approda nella massima serie nel 2007 a Parma, ma in una stagione difficile è esonerato dalla proprietà; il riscatto arriva l’anno successivo, quando subentra a Iachini sulla panchina del Chievo e conquista un’incredibile salvezza in A. Rimane in gialloblù fino al 2010, poi gira tra Sampdoria – con il rammarico della mancata qualificazione ai gironi di Champions per mano del Werder Brema –, Livorno, Cesena, La Spezia e Novara, con due nuove parentesi con il Chievo Verona; e nel 2019 giunge finalmente sulla panchina del suo Vicenza in C: riporta così i biancorossi in Serie B. Nella passata stagione Di Carlo, alla guida del Pordenone, chiude il campionato al secondo posto a pari punti con il promosso Lecco, che elimina poi i Ramarri ai play-off.

Fusco punta tutto sull’esperienza consolidata di un allenatore come Di Carlo. Il curriculum parla da solo, con 229 panchine in A, 222 in B e 101 in C, con una percentuale di vittorie che si attesta sul 35%, comprese la Coppa Italia e le competizioni internazionali; ma, soprattutto, sembra il profilo ideale per l’ambizione della Spal di una rapida risalita in cadetteria, cercando di emulare quanto fatto da Di Carlo nel passato con Mantova e Vicenza. In biancazzurro, in attesa dell’inizio del mercato e della valutazione dei contratti ancora attivi, Mimmo di Carlo potrebbe ritrovare Lorenzo Dickmann: i due si sono già incontrati a Novara nella stagione 2017-2018 in B.

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