Cento
10 Giugno 2023
Tenuta occupazionale dell'attuale organico, centralità esclusiva della vocazione produttiva e investimenti: da qui dovrà ripartire per i sindacati il piano di rilancio dell'azienda di via Ferrarese

Cgil, Cisl e Uil portano al tavolo tre punti per garantire il futuro della Vm Cento

di Redazione | 3 min

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Cento. La tenuta occupazionale dell’attuale organico, la centralità esclusiva della vocazione produttiva della Vm, scongiurando operazioni di tipo finanziario, e la necessità di investimenti importanti sia in ricerca e sviluppo, sia in impianti e applicazioni produttive, perché la crescita della produzione può essere sostenuta solo da condizioni di lavoro adeguate.

Sono le garanzie che hanno chiesto Cgil, Cisl e Uil al tavolo istituzionale convocato mercoledì (7 giugno) dalla Regione Emilia-Romagna in cui la direzione torinese del Gruppo Stellantis ha illustrato le prospettive per lo stabilimento Vm di Cento.

L’incontro – spiegano Fim, Fiom, Uilm, Uglm, Cgil, Cisl, Uil e le Rsa di Fca Vm Motori – è avvenuto a conclusione di un pesante percorso di ristrutturazione aziendale, che ha visto la cessazione totale della produzione del motore diesel per l’automotive al primo trimestre 2023 e la collegata riduzione del personale occupato, da oltre 700 addetti a ottobre 2022 agli attuali poco più di 400.

A ciò – proseguono, illustrando la questione nel dettaglio – ha fatto da contraltare la decisione di focalizzazione del sito sullo sviluppo e produzione di motori marini e industriali con la realizzazione di una Business Unit specificamente dedicata. Nell’intenzione dichiarata dal Gruppo – aggiungono – la volontà è stata quella di dotare il sito Vm di una autonomia sotto le diverse funzioni: amministrative, finanziarie, di ricerca e sviluppo, produttive, di distribuzione e di assistenza ai clienti.

In quest’ottica – affermano i sindacati – Stellantis avrebbe costruito un piano a visione pluriennale per lo stabilimento con riferimento a prodotti nuovi per tipologia di alimentazione (ibrida, a idrogeno e biocarburanti) e a investimenti significativi in ricerca e sviluppo, per sostenere nel corso degli anni una crescita dei volumi produttivi.

La direzione del Gruppo ha sottolineato “con forza una riscoperta indipendenza operativa della direzione dello stabilimento Vm e, in tal senso va letta anche la presenza al salone di Berna con il marchio Vm, in un settore, quello delle applicazioni industriali e marine, distante dalla produzione di automobili, sul quale invece il gruppo Stellantis si starebbe esclusivamente concentrando. Sulla base di queste considerazioni – concludono – il Gruppo ha dichiarato di aver avviato confronti con diversi soggetti industriali che a vario titolo potrebbero avere interessi allo sviluppo del business di Vm”.

A proposito dei tre punti inizialmente elencati, l’auspicio dei sindacati è che “su di questi dovrà costruirsi un confronto stabile nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, con un costante aggiornamento non solo del tavolo istituzionale, ma anche della rappresentanza sindacale aziendale e territoriale. In questa fase assolutamente delicata per il futuro dello stabilimento Vm, infatti, è necessaria una rigorosa attenzione da parte di tutti i soggetti interessati, organizzazioni sindacali, istituzioni, lavoratrici e lavoratori”.

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