“Le donne devono imparare a salvarsi”. Cosa significa esattamente una domanda del genere? È la domanda che si pone la sezione ferrarese dell’Unione Donne In Italia, tornando sul tweet de ‘La Stampa’ che tanto ha fatto discutere nei giorni scorsi, all’indomani della doppia intervista di Estense.com ad Annalisa Felletti, consigliera di parità della Provincia, e Paola Peruffo, presidente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio Comunale di Ferrara.
“Non significa, certo, che le donne se la siano cercata, o che la violenza maschile sulle donne sia un problema delle donne – affermano dall’Udi -. Ad agirla sono gli uomini. Questo è un fatto non discutibile, che esclude una qualunque responsabilità delle donne. Gli uomini sono la causa, gli uomini devono essere la soluzione“.
“Tuttavia, la domanda – aggiungono – evoca anche altro, e questo altro costituisce la missione di una associazione come l’Udi: un luogo tutto per sé in cui si impara e si insegna a decostruire gli stereotipi che ancora affollano la comunicazione mediatica e l’immaginario generale e intrappolano le donne ad una percezione di sé che non le vuole centrali, ma, ancora, complementari ad un uomo“.
“Questa – spiegano – è, per noi, la sfida principale: veicolare il messaggio che le donne devono autodeterminarsi ponendo al centro della propria vita quel che è bene per loro, senza accettare ruoli predefiniti, se si rivelano dannosi. Imparare a riconoscere i propri desideri e ambire alla felicità, insegnamenti del femminismo che la società tutta cerca ancora di banalizzare o minimizzare, in realtà definiscono la traiettoria per la consapevolezza e la realizzazione“.
Udi conclude: “La salvezza sta nello studio, nella condivisione e nel confronto con le altre donne, sta nell’assunzione di un punto di vista critico, sta nel rifiuto delle trappole culturali. In questo senso tutte noi donne possiamo e dobbiamo imparare a salvarci“.
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