Attualità
2 Giugno 2023
Corrado Oddi anticipa i risultati dello studio di fattibilità che sarà presentato martedì 6 giugno nel corso della 4^ Commissione Consiliare: "I migliori risultati dati dall'associazione di tariffa puntuale alla modalità di raccolta porta a porta"

Ripubblicizzazione servizio rifiuti. Rete Giustizia Climatica: “A Ferrara si può fare”

di Davide Soattin | 2 min

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Ripubblicizzazione del servizio rifiuti? A Ferrara si può. O almeno, è quanto sostengono nel loro studio gli ambientalisti della Rete per la Giustizia Climatica, in attesa di sapere più dettagliatamente quali saranno i risultati dello studio portato avanti sul tema da Unife, che verranno presentati martedì 6 giugno alle 15 in municipio, durante la 4^ Commissione Consiliare.

Un appuntamento a cui, oltre all’assessore Alessandro Balboni, prenderanno parte anche Enrico Bracci, professore ordinario di Economia Aziendale di Unife, l’ingegnere Giulio Giannerini, componente del gruppo di lavoro relativo allo studio di fattibilità, e l’ingegner Alessio Stabellini, dirigente del Servizio Qualità Ambientale del Comune di Ferrara.

Insieme a loro anche Corrado Oddi, attivista della Rete per la Giustizia Climatica, che ieri (giovedì 1° giugno) ha fornito un’anticipazione di quanto contenuto nelle venti pagine di studio, realizzato dal gruppo ambientalista dopo aver esaminato i risultati delle 307 gestioni di Comuni/Distretti esistenti in Emilia-Romagna, prendendo come parametro di virtuosità quello dei minori rifiuti avviati a smaltimento, come rilevati da Atersir.

In tal senso – illustra Oddi – risulta evidente come i migliori risultati siano ottenuti, in generale, dalle gestioni che associano sistemi di tariffazione e tassazione di carattere puntuale alla modalità di raccolta porta a porta, e ciò anche per quanto riguarda la riduzione dei costi di servizio. “Il ricorso alla gestione pubblica, poi, rafforza questa tendenza” conclude.

Nel documento, successivamente, Rete Giustizia Climatica prende in esame due case-studies relativi a due aziende pubbliche, Contarina e Alea, la prima operante nell’area del Trevigiano e la seconda in quella Forlivese, che confermano ulteriormente questo dato, per poi soffermarsi sulle possibilità della ripubblicizzazione del servizio rifiuti a Ferrara, a partire dal tema dei costi da affrontare.

“È evidente – conclude Oddi – che questa parte risenta del fatto che non siamo ancora a conoscenza dello studio di fattibilità elaborato dall’Università di Ferrara”, ma tanto basta comunque per “avanzare una serie di considerazioni ed elementi di analisi che danno ragione della possibilità della ripubblicizzazione del servizio a Ferrara dal punto di vista dei costi da sostenere e, soprattutto, della sua utilità”.

“Si tratta di un qualcosa che serve ai cittadini ferraresi, agli interessi generali e alla politica ambientale della città” conclude l’attivista.

 

 

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