Cronaca
1 Giugno 2023
Donatello Alberti dovrà rispondere del reato di diffamazione aggravata nei confronti della vittima. Nei giorni successivi all'assassinio scrisse sui social: "Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso"

Commento choc sul femminicidio Matteuzzi, l’ex direttore della Croce Bianca va a processo

di Redazione | 2 min

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C’è anche Donatello Alberti, all’epoca dei fatti direttore della Croce Bianca di Ferrara, tra le quattro persone che andranno a processo per diffamazione aggravata ai danni di Alessandra Matteuzzi, la 56enne uccisa dall’ex fidanzato Giovanni Padovani il 23 agosto scorso sotto la sua casa a Bologna.

Le indagini della Polizia Postale nei confronti degli imputati avevano preso il via dopo la denuncia degli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, che assistono i familiari della vittima e avevano deciso di sottoporre all’attenzione degli inquirenti gli insulti e le offese nei confronti della donna, arrivati tramite commenti pubblicati sui social.

Tra questi, quello di Alberti che, nelle ore successive all’assassinio, scrisse sui social: “Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso”. Commento – scritto sulla pagina Facebook de “La Repubblica”, nei commenti all’articolo che parlava dell’efferato delitto – che scatenò l’indignazione generale.

Nonostante le varie critiche piovutegli addosso, Alberti non è tornato sui suoi passi e ha ribadito, rivolgendosi alle commentatrici: “Comportatevi più sobriamente come le nostre nonne, non siate scostumate e provocanti e gran parte delle aggressioni saranno evitate, la colpa prima di tutto è del mondo di oggi totalmente fuori controllo, la donna fa l’uomo e viceversa, ma dove siamo arrivati?”.

Dopo le polemiche la Croce Bianca, associazione di volontariato attiva nel trasporto infermi, sospese il direttore come sanzione disciplinare.

La prima udienza del processo è fissata per il 25 gennaio.

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