Commento choc sul femminicidio Matteuzzi, l’ex direttore della Croce Bianca va a processo
Donatello Alberti dovrà rispondere del reato di diffamazione aggravata nei confronti della vittima. Nei giorni successivi all'assassinio scrisse sui social: "Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso"
C’è anche Donatello Alberti, all’epoca dei fatti direttore della Croce Bianca di Ferrara, tra le quattro persone che andranno a processo per diffamazione aggravata ai danni di Alessandra Matteuzzi, la 56enne uccisa dall’ex fidanzato Giovanni Padovani il 23 agosto scorso sotto la sua casa a Bologna.
Le indagini della Polizia Postale nei confronti degli imputati avevano preso il via dopo la denuncia degli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, che assistono i familiari della vittima e avevano deciso di sottoporre all’attenzione degli inquirenti gli insulti e le offese nei confronti della donna, arrivati tramite commenti pubblicati sui social.
Tra questi, quello di Alberti che, nelle ore successive all’assassinio, scrisse sui social: “Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso”. Commento – scritto sulla pagina Facebook de “La Repubblica”, nei commenti all’articolo che parlava dell’efferato delitto – che scatenò l’indignazione generale.
Nonostante le varie critiche piovutegli addosso, Alberti non è tornato sui suoi passi e ha ribadito, rivolgendosi alle commentatrici: “Comportatevi più sobriamente come le nostre nonne, non siate scostumate e provocanti e gran parte delle aggressioni saranno evitate, la colpa prima di tutto è del mondo di oggi totalmente fuori controllo, la donna fa l’uomo e viceversa, ma dove siamo arrivati?”.
Dopo le polemiche la Croce Bianca, associazione di volontariato attiva nel trasporto infermi, sospese il direttore come sanzione disciplinare.
La prima udienza del processo è fissata per il 25 gennaio.