Spal
14 Maggio 2023
Al Parma basta un rigore di Vasquez per vincere al 'Mazza'. Durissima contestazione della Curva Ovest

Spal, è davvero finita. La retrocessione diventa realtà

di Redazione | 4 min

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Fresco di rinnovo con la Spal fino al 2025, dopo l'infortunio al menisco che lo ha costretto a saltare l'ultima parte di campionato, il difensore biancazzurro Alessandro Bassoli ha rilasciato una lunga intervista a Estense.com, analizzando la stagione appena conclusa tra una sofferta salvezza in Serie C e la voglia di riscatto per il futuro

di Andrea Mainardi

E’ maturato l’addio della Spal al calcio che conta. Dopo anni gloriosi, la discesa inarrestabile della società di Joe Tacopina tocca il punto più basso finendo in Lega Pro con una giornata d’anticipo. La contestazione della ‘ovest’ con fumogeni e bombe carta al grido di “questa curva non retrocede” è il grido di dolore di una piazza che ha visto la propria passione bistrattata da una dirigenza dalla programmazione sportiva definita dai più “superficiale” e un gruppo in cui la maglia è ‘sentita’ da pochi, pochissimi.

L’indegna conclusione è arrivata con l’ennesima sconfitta maturata in casa ad opera del Parma che nel secondo tempo ha la meglio grazie a un rigore di Vasquez. Le uniche note di questa stagione restano i giovani: Prati, Contiliano, Puletto e Parravicini che rappresentano il domani di questa squadra e che hanno onorato i colori biancoazzurri fino alla fine. Quale sarà questo domani lo dirà Joe Tacopina che ora ha un enorme debito con tutta la città.

La cronaca: Oddo opta per un 4-4-2 atipico con Maistro e Tunjov larghi sugli esterni e Dalle Mura terzino sinistro per contenere le discese di Man sulla corsia. Nel riscaldamento poi la Spal perde Alfonso ed al suo posto c’è Pomini che non vive certo in tranquillità i primi venti minuti. La pesantezza della posta in palio sembra schiacciare i biancoazzurri sin da subito troppo bassi e dopo poco più di un minuto Dalle Mura è costretto ad abbattere Man lanciato a rete dopo il colpo di testa impreciso di Meccariello. Solo giallo per lui e la Spal continua a soffire il Parma che porta sempre almeno cinque uomini negli ultimi venti metri.

Al 9′ Pomini respinge il sinistro insidioso di Vasquez dal limite per poi cercare di amministrare la retroguardia in altri minuti di sofferenza. L’inerzia sembra però cambiare al 20′ quando Ansaldi finisce k.o. per un problema muscolare e la pausa permette alla Spal di riorganizzarsi. Gli uomini di Oddo iniziano ad alzare il pressing ed a coinvolgere meglio sia Prati che Maistro. Al 23′ Chichizola commette un erroraccio in presa alta che favorisce Meccariello rimasto in area dopo un calcio d’angolo. Il difensore va al limite per Dalle Mura il cui tiro viene deviato di tacco da Moncini ma Chichizola di fa perdonare con un intervento d’istinto che salva i suoi.

Molto meglio la Spal ora che riporta il match sui binari dell’equilibrio. Al 27′ Maistro ci prova da lontano su punizione e Chichizola si rifugia in angolo e, poco dopo, l’ex Ascoli pennella un bel cross in area sul quale Varnier e Moncini si ostacolano a vicenda vedendo sfumare l’occasione. In questa fase il Parma è meno lucido sulla trequarti ed i biancoazzurri recuperano palla con più facilità anche se al 37′ Estevez dal fondo va al cross arretrato per Sohm il cui tiro viene smorzato in maniera provvidenziale da Tunjov, finendo docile tra le braccia di Pomini.

Dopo un inizio complicato dunque la squadra di Oddo ha trovato la giusta reazione ma nel secondo tempo i minuti passano ed il pallone diventa sempre più pesante. Oddo inserisce Rossi senza però avere grosse risposte e sono i ducali a creare pericoli con Sohm che prima calcia largo poi trova successivamente l’intervento decisivo di Meccariello a negargli il gol. Nella Spal entrano anche Celia e Fetfatzidis ma nulla cambia ed il destino si manifesta crudelmente nei confronti di uno dei pochissimi che la maglia l’ha sempre sudata davvero. Al 72′ Zanimacchia libera il destro in area centrando il palo e Meccariello nel tentativo di rinviare abbatte Camara in piena area. Il rigore è inevitabile e Vasquez dagli undici metri non perdona eseguendo alla perfezione.

Da qui tutto il ‘Mazza’ realizza che le speranze sono finite e la Curva Ovest a otto minuti dal termine gli ultras iniziano a contestare a suon di fumogeni e bombe carta. L’interruzione della partita dura cinque minuti e gli ultimi scampoli di Serie B sono un misto di rabbia e delusione di chi vede la propria squadra tornare nell’inferno della Lega Pro. Al triplice fischio tutta la squadra va sotto la curva e la contestazione prosegue impietosa anche nei confronti del presidente Tacopina. Cala il sipario su anni intensi, per certi versi bellissimi ma che nelle ultime stagioni hanno vissuto un tracollo progressivo che la nuova presidenza non ha interrotto, anzi, ed ora il futuro biancoazzurro resta un’incongnita.

Spal – Parma 0-1
Marcatori: Vasquez 74′ rig. (P)

Spal (4-4-2): Pomini; Dickmann (dall’ 82′ Fiordaliso), Meccariello, Varnier, Dalle Mura (dal 70′ Celia); Tunjov (dal 58′ Rossi), Prati, Contiliano (dall’ 82′ Parravicini), Maistro; Moncini, Rauti (dal 70′ Fetfatzidis).
All.: Massimo Oddo.
A disp.: Brazao, Zanellato, Arena, La Mantia, Peda, Puletto, Rabbi.

Parma (4-2-3-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Cobbaut, Ansaldi (dal 17′ Coulibaly); Estevez, Bernabé (dal 45′ Camara); Man (dal 58′ Zanimacchia), Sohm, Benedyczak (dal 58′ Mihaila); Vasquez (dall’ 80′ Bonny).
All.: Fabio Pecchia.
A disp.: Santurro, Corvi, Balogh, Charpentier, Juric, Circati, Inglese.

Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia.
Assistenti: Pagliardini, Garzelli.
Quarto uomo: Petrella.
VAR e AVAR: Mazzolini, Meraviglia.

Ammoniti: Dalle Mura 2′ (S), Camara 90′ (P)
Espulsi: nessuno.

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