Attualità
12 Maggio 2023
Intere zone di città e provincia allagate. Il presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara fa il punto sulle ultime precipitazioni

Maltempo. “In due giorni caduta tanta acqua quanto normalmente ne scende in 4 mesi”

di Redazione | 5 min

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(foto di Riccardo Giori)

In due giorni è caduta tanta acqua quanto normalmente ne scende in quattro mesi. Parola di Stefano Calderoni. Il presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara fa il primo punto sulle ultime precipitazioni che hanno allagato molte parti di città e provincia.

Considerando le precipitazioni dell’uno e del 3 maggio e quelle di ieri, i terreni sono stati invasi da una portata d’acqua di valore epocale: 200 ml.

Moltissimi i disagi in città e provincia. Sottomura e zona di via Gramicia, dove tra una settimana si terrà il concerto di Bruce Springsteen sembrano un immenso lago palustre. In via Pomposa la serra “Borgo in fiore” è andata completamente sott’acqua, le campagne sono completamente allagate, tantissimi garage e cantine sott’acqua. In zona Acquedotto è caduto un grosso albero, fortunatamente senza causare danni alle persone. In darsena l’acqua è allo stesso livello degli argini. In tribunale sono finiti ammollo gli archivi e si sono registrate infiltrazioni anche dal tetto.

Ora la situazione è in “lento ma progressivo miglioramento”, illustra Calderoni, che fa notare come fino al giorno prima fossero attesi 40 ml di pioggia, mentre “in realtà abbiamo avuto punte di 150”.

“Ha piovuto sul bagnato”, spiega con una frase proverbiale, per dire che “i terreni, già provati dagli eventi di dieci giorni fa, non hanno potuto svolgere la consueta funzione di drenaggio e tutta l’acqua è finita nei canali di scolo”. Chiaro che in una situazione com questa “i vari sistemi idraulici, in tutto il territorio, hanno avuto delle difficoltà”.

Anche perché si provocano inevitabilmente dei colli di bottiglia dal momento che il Po di Primaro e quello di Volano sono in piena. “Stiamo lavorando incessantemente – prosegue Calderoni – per risolvere le criticità e consentire il deflusso delle acque. Un’operazione sicuramente complessa perché come sappiamo, per la conformazione geografica del territorio che è una sorta di catino con bassissime pendenze, c’è un’inerzia che non può essere eliminata. Inoltre, Il Po di Volano e il Po di Primaro faticano molto a ricevere acqua dai nostri canali a causa degli alti livelli raggiunti, basti pensare che il Primaro ha raggiunto questa mattina una quota mai registrata prima d’ora (quasi sei metri). Ricordiamo, inoltre, che attraverso il Po di Volano – fondamentale per lo scolo delle acque e dunque per la difesa idraulica del territorio – vengono scaricate parte delle acque della Bassa modenese e mantovana e questo ne ha determinato un rapido innalzamento delle quote. Dalla settimana scorsa siamo operando in collaborazione con la Protezione Civile per risolvere le situazioni più critiche. Voglio rassicurare però la popolazione perché attualmente tutti gli impianti stanno funzionando e le squadre sono al lavoro sul territorio e lo saranno anche nei prossimi giorni, sempre 24/24 per garantire la sicurezza e il funzionamento degli impianti. La situazione al momento si è comunque stabilizzata ed è in lento ma leggero miglioramento, anche se le previsioni indicano nuove precipitazioni, in particolare nel fine settimana. Chiedo a tutti la massima prudenza e invito a utilizzare i nostri numeri di emergenza in caso di reale necessità”.

“Avevamo già provveduto ieri (mercoledì) a eseguire le manovre necessarie affinché la rete fosse recettiva – continua il presidente -, ma il nostro è un sistema che come tutti i corpi idraulici è lento a svuotarsi”.

Ma l’emergenza non sembra finita, visto che il meteo prevede brutte notizie per domenica.  Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, osservando i modelli previsionali ha giocato d’anticipo: nelle ore precedenti all’allerta gialla emanata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha effettuato le manovre idrauliche di abbassamento delle quote dei canali ed effettuato la pulizia delle griglie degli impianti.

“Abbiamo le squadre reperibili, abbiamo rafforzato la manovalanza – aggiunge Calderoni -, la situazione in via Gramicia è tornata alla normalità, ma speriamo che il tempo ci dia tregua”.

Anche perché la pioggia dei prossimi giorni “cadrà su un terreno già compromesso. Noi svaseremo tutto quello che possiamo svasare, augurandoci che non si creino ulteriori disagi”.

Altro indice di preoccupazione è il fenomeno delle frane nei canali, “un aspetto inevitabile con queste precipitazioni e che stiamo già tenendo sotto osservazione”.

Nel frattempo il Comune di Ferrara ha predisposto un servizio straordinario di pronto interventoIn particolare è stato attivato il coordinamento della protezione civile e tutte le segnalazioni sono convogliate al comando dei vigili del fuoco che, coadiuvati dalla stessa protezione civile, raccoglieranno le richieste dei cittadini. Sono già attive alcune squadre di protezione civile su tutto il territorio ferrarese.

“Domani (oggi,ndr) alle 12 saremo alla nuova caserma della Polizia Locale per confrontarci e capire il da farsi. Stiamo fronteggiando una situazione del tutto eccezionale per il quantitativo di pioggia caduta nelle ultime ore. Nel giro di 24 ore sono caduti più di 100mm, con picchi di quasi 150mm di pioggia in un’ area ben più estesa di quella interessata dalla bomba d’acqua dell’agosto scorso a Ferrara”, scrive il vicesindaco di Ferrara Nicola Lodi su Facebook.

Il numero per comunicare le segnalazioni è il 115.

In prefettura è stato convocato un tavolo sugli interventi in corso e su quelli da attuare.

 

aggiornamento delle ore 17:39

Nel pomeriggio è stata chiusa al traffico via Copparo – dal centro sportivo Fabbri al bar tabaccheria Zaganel – per consentire ai mezzi di liberare gli scantinati dall’acqua.

Vigili del fuoco e protezione civile sono intervenuti e sono in campo con idropompe per ‘asciugare’ le aree allagate. Posizionati in alcuni punti anche sacchi di sabbia, come sbarramento all’acqua. Chiuso anche, per allagamento, il percorso ciclo-pedonale tra Malborghetto e Francolino.

In via Lavezzola – anch’essa al centro dei sopralluoghi di oggi del sindaco – è franata una porzione di argine. Per realizzare gli interventi di ripristino dalle prossime ore si renderà necessaria la chiusura della strada per alcuni giorni. La recente manutenzione ha consentito di evitare un crollo totale del terrapieno.

Il primo cittadino – rispondendo ad alcune delle segnalazioni arrivate – si è recato anche a Malborghetto, Quacchio, Aguscello e in altre zone del forese dove si sono registrate particolari criticità.  A Quacchio – in zona Ciro Contini – e ad Aguscello – in via del Parco – molte delle situazioni segnalate sono rientrate. Sopralluogo anche in via Pomposa, al vivaio ‘Il borgo in fiore’ per un incontro con i titolari dell’attività, compromessa dalle piogge di ieri. Intervento anche al sottopasso ferroviario a Coronella, completamente allagato, dove una vettura è rimasta bloccata e praticamente ‘sommersa’

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